La Fondazione Seca gestirà il Museo diocesano, accordo con la Curia
Progetto museale ambizioso, la riapertura entro maggio
mercoledì 25 marzo 2015
7.02
L'obiettivo è quello di far diventare l'attuale Museo Diocesano un contenitore culturale e polo d'attrazione per il turismo congressuale, con questi presupposti la Fondazione Seca ha avuto, in accordo con la Curia, la concessione per la gestione della struttura che affaccia su Piazza Duomo.
Si tratta di una sfida ambiziosa che rientra all'interno di un progetto museale ben più ampio e che punta alla valorizzazione del patrimonio diocesano, sia quello già all'interno dell'attuale museo sia nel suo complesso, vedi la Sinagoga di Sant'Anna. Saranno necessari importanti lavori di risistemazione, la finalità è armonizzare tutti gli ambienti attraverso una rimodulazione e valorizzazione delle aree esistenti, come ad esempio il tesoro capitolare, aggiungendo a queste una sezione dedicata alla "macchina per scrivere", prestigiosa collezione di circa 400 pezzi di proprietà della Fondazione Seca.
I lavori prenderanno il via a breve e dovrebbero terminare entro il mese di maggio, prevedendo uno spazio sempre più vivo, con una nuova sala conferenze da 165 posti e dotata di tecnologia all'avanguardia, una nuova "corte" destinata a luogo d'incontro utilizzabile per eventi "più piccoli" come la presentazione di libri o l'allestimento di mostre, un'area Wi-Fi e un punto ristoro molto più fruibile.
Tanti anche i nuovi servizi che la Fondazione Seca attiverà al fine dell'accoglienza e del supporto ai clienti: dalle convenzioni con le agenzie di viaggio per l'organizzazione dei pacchetti turistici, alle classiche visite guidate con l'omaggio di una brochure, oltre all'assistenza per i diversamente abili. Una vera e propria rivoluzione dunque.
"Vogliamo consegnare alla città di Trani - fanno sapere dalla Fondazione Seca - uno spazio prestigioso che sia di richiamo per il turismo, che ci permetta di far diventare questa città un polo culturale, il tutto sposando quelli che sono gli obiettivi della Fondazione che ha per scopo statutario quello di promuovere la diffusione della cultura letteraria e artistica attraverso un fitto programma d'iniziative".
Si tratta di una sfida ambiziosa che rientra all'interno di un progetto museale ben più ampio e che punta alla valorizzazione del patrimonio diocesano, sia quello già all'interno dell'attuale museo sia nel suo complesso, vedi la Sinagoga di Sant'Anna. Saranno necessari importanti lavori di risistemazione, la finalità è armonizzare tutti gli ambienti attraverso una rimodulazione e valorizzazione delle aree esistenti, come ad esempio il tesoro capitolare, aggiungendo a queste una sezione dedicata alla "macchina per scrivere", prestigiosa collezione di circa 400 pezzi di proprietà della Fondazione Seca.
I lavori prenderanno il via a breve e dovrebbero terminare entro il mese di maggio, prevedendo uno spazio sempre più vivo, con una nuova sala conferenze da 165 posti e dotata di tecnologia all'avanguardia, una nuova "corte" destinata a luogo d'incontro utilizzabile per eventi "più piccoli" come la presentazione di libri o l'allestimento di mostre, un'area Wi-Fi e un punto ristoro molto più fruibile.
Tanti anche i nuovi servizi che la Fondazione Seca attiverà al fine dell'accoglienza e del supporto ai clienti: dalle convenzioni con le agenzie di viaggio per l'organizzazione dei pacchetti turistici, alle classiche visite guidate con l'omaggio di una brochure, oltre all'assistenza per i diversamente abili. Una vera e propria rivoluzione dunque.
"Vogliamo consegnare alla città di Trani - fanno sapere dalla Fondazione Seca - uno spazio prestigioso che sia di richiamo per il turismo, che ci permetta di far diventare questa città un polo culturale, il tutto sposando quelli che sono gli obiettivi della Fondazione che ha per scopo statutario quello di promuovere la diffusione della cultura letteraria e artistica attraverso un fitto programma d'iniziative".