La frana di Montaguto fa saltare un incontro del progetto Homo fabulus
Nuovi appelli al Governo da parte della Regione
lunedì 12 aprile 2010
La frana di Montaguto diventa la causa dell'annullamento di un importante incontro previsto a Trani all'interno del progetto Homo fabulus famiglie in rete, che rientra nel piano di azione in favore dell'associazionismo familiare dell'assessorato alla solidarietà della Regione Puglia ed è promosso dall'associazione promozione sociale e solidarietà di Trani.
I problemi alla circolazione ferroviaria sul tratto che conduce a Roma, hanno fatto saltare l'incontro del 16 aprile a San Luigi con la psicologa e psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris. Non più giovanissima nell'età, la Ferraris ha dovuto rinunciare alla sua presenza per gli inevitabili disagi che la frana sta comportando.
Sulla drammatica situazione dei collegamenti in treno con la Capitale si stanno spendendo fiumi di parole anche da parte delle Istituzioni regionali. L'assessore ai trasporti, Mario Loizzo, ha inviato al ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Altero Matteoli, una lettera in cui si invoca con urgenza un intervento governativo di carattere straordinario, che metta a disposizione della protezione civile e del commissario straordinario, tutte le risorse necessarie per affrontare una emergenza destinata a durare a lungo. Loizzo ha anche chiesto la convocazione di un tavolo di lavoro con la Regione Campania e le società interessate, sul quale affrontare le problematiche relative alla situazione dei collegamenti ferroviari, automobilistici ed aerei da coordinare per far fronte a quella che appare come una vera e propria emergenza sociale per i pugliesi.
L'assessore regionale alle opere pubbliche, Fabiano Amati, ha inviato un telegramma al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Guido Bertolaso, per sollecitare la convocazione dei soggetti interessati alla soluzione dell'emergenza legata alla frana di Montaguto, già richiesta dallo stesso assessore l'8 aprile scorso in una lettera. In caso di mancata risposta, l'assessore Amati avverte che «intraprenderà azioni di clamorosa protesta».
«C'è l'assoluta necessità di attribuire i poteri emergenziali al Commissario – ha detto Amati - per poter superare le problematiche amministrative che allungano i tempi dei processi risolutivi dell'emergenza. Bisogna innanzitutto ripristinare i collegamenti ed individuare le aree dove allocare il materiale franoso da rimuovere, adeguare i progetti e bandire la gara per poter procedere alla stabilizzazione del profilo longitudinale della frana. Il tutto deve essere concluso entro la stagione estiva che offre condizioni ottimali alla soluzione delle problematiche connesse al movimento franoso. Se un evento di questa portata fosse capitato in Lombardia, non saremmo mai arrivati a questo punto. Ho già scritto una lettera al presidente Berlusconi lo scorso 8 aprile, oggi invio un telegramma rispetto al quale attendo una risposta entro la mezzanotte di domani. In caso contrario – ha concluso l'assessore alle Opere Pubbliche - mi troverò costretto ad intraprendere azioni di protesta e ad appoggiare le iniziative che i Sindaci pugliesi riterranno opportune perché la situazione sta diventando insostenibile perché siamo di fronte a rischi per la sicurezza dei cittadini, all'interruzione della viabilità e al rischio di inondazioni».
I problemi alla circolazione ferroviaria sul tratto che conduce a Roma, hanno fatto saltare l'incontro del 16 aprile a San Luigi con la psicologa e psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris. Non più giovanissima nell'età, la Ferraris ha dovuto rinunciare alla sua presenza per gli inevitabili disagi che la frana sta comportando.
Sulla drammatica situazione dei collegamenti in treno con la Capitale si stanno spendendo fiumi di parole anche da parte delle Istituzioni regionali. L'assessore ai trasporti, Mario Loizzo, ha inviato al ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Altero Matteoli, una lettera in cui si invoca con urgenza un intervento governativo di carattere straordinario, che metta a disposizione della protezione civile e del commissario straordinario, tutte le risorse necessarie per affrontare una emergenza destinata a durare a lungo. Loizzo ha anche chiesto la convocazione di un tavolo di lavoro con la Regione Campania e le società interessate, sul quale affrontare le problematiche relative alla situazione dei collegamenti ferroviari, automobilistici ed aerei da coordinare per far fronte a quella che appare come una vera e propria emergenza sociale per i pugliesi.
L'assessore regionale alle opere pubbliche, Fabiano Amati, ha inviato un telegramma al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Guido Bertolaso, per sollecitare la convocazione dei soggetti interessati alla soluzione dell'emergenza legata alla frana di Montaguto, già richiesta dallo stesso assessore l'8 aprile scorso in una lettera. In caso di mancata risposta, l'assessore Amati avverte che «intraprenderà azioni di clamorosa protesta».
«C'è l'assoluta necessità di attribuire i poteri emergenziali al Commissario – ha detto Amati - per poter superare le problematiche amministrative che allungano i tempi dei processi risolutivi dell'emergenza. Bisogna innanzitutto ripristinare i collegamenti ed individuare le aree dove allocare il materiale franoso da rimuovere, adeguare i progetti e bandire la gara per poter procedere alla stabilizzazione del profilo longitudinale della frana. Il tutto deve essere concluso entro la stagione estiva che offre condizioni ottimali alla soluzione delle problematiche connesse al movimento franoso. Se un evento di questa portata fosse capitato in Lombardia, non saremmo mai arrivati a questo punto. Ho già scritto una lettera al presidente Berlusconi lo scorso 8 aprile, oggi invio un telegramma rispetto al quale attendo una risposta entro la mezzanotte di domani. In caso contrario – ha concluso l'assessore alle Opere Pubbliche - mi troverò costretto ad intraprendere azioni di protesta e ad appoggiare le iniziative che i Sindaci pugliesi riterranno opportune perché la situazione sta diventando insostenibile perché siamo di fronte a rischi per la sicurezza dei cittadini, all'interruzione della viabilità e al rischio di inondazioni».