La notte dipingevo quadri rossi, prorogata al 26 settembre la mostra di arte ebraica nell'ex Sinagoga Scola Grande
La serata di chiusura sarà suggellata da un concerto al violino
martedì 17 settembre 2024
11.28
A seguito del grande successo della mostra "La notte dipingevo quadri rossi", la Fondazione S.E.C.A. unitamente alla Fondazione ILMC ne annuncia la proroga fino al 26 settembre. L'esposizione di 23 opere di Arte ebraica, risalenti al periodo precedente la Seconda Guerra Mondiale, agli anni del conflitto e a quelli immediatamente successivi, sarà ancora fruibile dai tanti turisti che continuano ad arrivare a Trani.
I tre artisti protagonisti sono Jacob Vassover, Samuel Shmutler e Simcha Nornberg. L'ex Sinagoga Scola Grande, in Strada San Martino a Trani, è lo scenario in cui la mostra prende vita e offre una rara occasione per immergersi nel mondo degli shtetl e delle tradizioni ebraiche dell'Europa orientale, attraverso gli occhi di artisti che hanno trasformato il dolore in arte.
L'iniziativa è promossa dalla Fondazione S.E.C.A., Ente fondatore del Museo della macchina per scrivere con sede presso il Polo Museale di Trani a Palazzo Lodispoto, in collaborazione con la Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria (ILMC) di Barletta, ed è patrocinata dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI). Il catalogo della mostra è in vendita nel Museo di storia ebraica e nella sede centrale del Polo Museale ed è stato realizzato da Fondazione S.E.C.A.
Per suggellare la fine della mostra, il 26 settembre alle ore 20:00, grazie al prezioso intervento del M° Francesco Lotoro della Fondazione ILMC, avremo il pregio di ammirare il celeberrimo violino di Auschwitz, appartenuto al polacco Jan Stanislaw Hillenbrand, recuperato dal campo di Auschwitz I Stammlager e, grazie alla donazione della vedova Grazyna Hillenbrand, confluito nel patrimonio della Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria di Barletta e per l'occasione suonato dalle sapienti mani del M° Fabrizio Signorile che si esibirà, nella Sala Conferenze del Polo Museale in Piazza Duomo 8/9, nel concerto del Quartetto d'archi Lemuria. Ad accompagnarlo il secondo violino Alessandro Fiore, la viola di Francesco
Capuano e il violoncello di Elia Ranieri.
L'ingresso è gratuito previa prenotazione. Posti limitati.
I tre artisti protagonisti sono Jacob Vassover, Samuel Shmutler e Simcha Nornberg. L'ex Sinagoga Scola Grande, in Strada San Martino a Trani, è lo scenario in cui la mostra prende vita e offre una rara occasione per immergersi nel mondo degli shtetl e delle tradizioni ebraiche dell'Europa orientale, attraverso gli occhi di artisti che hanno trasformato il dolore in arte.
L'iniziativa è promossa dalla Fondazione S.E.C.A., Ente fondatore del Museo della macchina per scrivere con sede presso il Polo Museale di Trani a Palazzo Lodispoto, in collaborazione con la Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria (ILMC) di Barletta, ed è patrocinata dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI). Il catalogo della mostra è in vendita nel Museo di storia ebraica e nella sede centrale del Polo Museale ed è stato realizzato da Fondazione S.E.C.A.
Per suggellare la fine della mostra, il 26 settembre alle ore 20:00, grazie al prezioso intervento del M° Francesco Lotoro della Fondazione ILMC, avremo il pregio di ammirare il celeberrimo violino di Auschwitz, appartenuto al polacco Jan Stanislaw Hillenbrand, recuperato dal campo di Auschwitz I Stammlager e, grazie alla donazione della vedova Grazyna Hillenbrand, confluito nel patrimonio della Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria di Barletta e per l'occasione suonato dalle sapienti mani del M° Fabrizio Signorile che si esibirà, nella Sala Conferenze del Polo Museale in Piazza Duomo 8/9, nel concerto del Quartetto d'archi Lemuria. Ad accompagnarlo il secondo violino Alessandro Fiore, la viola di Francesco
Capuano e il violoncello di Elia Ranieri.
L'ingresso è gratuito previa prenotazione. Posti limitati.