La "notte prima degli esami" dei ragazzi tranesi al Monastero: una meraviglia indimenticabile
Un'idea dell'Assessore Cecilia Di Lernia con l'assessore alle Culture Zitoli e i rappresentanti d'istituto per esorcizzare ansia e condividere emozioni, anche il sindaco
mercoledì 22 giugno 2022
8.27
[YOUTUBE]
Il piazzale del Monastero, da sempre spazio di grandi concerti, non è mai stato così bello ed emozionante come ieri sera. L'inno ufficiale ormai da quasi 40 anni dei ragazzi che si affacciano all'esame di maturità - quella Notte prima degli esami, una vera illuminazione della carriera artistica di Antonello Venditti - cantata da le centinaia di ragazzi tranesi abbracciati l'uno all'altro, tra lacrime, sorrisi, la bellezza di una gioventù che si prepara ad affrontare il famigerato esame di maturità, ha creato una atmosfera dal peso specifico di emozione che non ha eguali.
Una notte speciale organizzata e voluta dall' assessore alla Polizia Locale Cecilia Di Lernia, che ha pensato di coniugare un momento così speciale nella bellezza della Città, insieme alla giovanissima Assessore alle Culture e Politiche scolastiche Francesca Zitoli, che dalla sua " notte prima degli esami" non è poi così tanto lontana, coordinate con i rappresentanti di tutti gli istituti; e, insieme anche al Sindaco che non è voluto mancare a un momento così intenso per la nostra Città, hanno cantato insieme a loro, stretti in quei cori che nella condivisione volevano esorcizzare l'ansia - fisiologica e indimenticabile per tutti - e l'emozione di un ciclo della vita che finisce e uno nuovo che sta per prendere il via. Tornati ragazzi insieme a loro, tanto si sa, l'esame di maturità è sempre vivo davvero in ognuno di noi.
Una cosa è certa: il rammarico di quella struttura meravigliosa chiusa, abitata da una selva di sterpaglia nel chiostro e magari chissà, fantasmi indisturbati da una chiusura che ormai dura da troppi anni , ieri sera è sparito grazie alla energia, la vitalità, l'emozione, la commozione, la autenticità di rapporti fatti di abbracci,affetto, amore, relazioni che hanno il sapore di una condivisione di cinque anni: e hanno reso il Monastero scenografia e palco meraviglioso di ore che i ragazzi nostri non dimenticheranno mai.
Il video che pubblichiamo magari arriverà a Venditti, che dell'incanto di un luogo così bello animato da così tanta emozione espressa nella sua canzone, non potrà che esserne felice. Degli esami si parla tanto ogni anno, cambiamenti, numero di prove, scritti e orali... ma tutto quello che si respirava ieri sera non muterà mai, non c'è social che tenga. La scuola è fatta di rapporti veri, e rimane anzi l'augurio di un baluardo contro la spersonalizzazione che è dietro l'angolo. I ragazzi di questa maturità hanno affrontato una guerra chiamata pandemia, la solitudine, l'isolamento, la dimensione contraria a quella che è fisiologica della scuola, la condivisione. Ma questa unione in un unico coro e un unico abbraccio ci dicono che ce l ,hanno fatta. Ancora in bocca al lupo, ragazzi!
Il piazzale del Monastero, da sempre spazio di grandi concerti, non è mai stato così bello ed emozionante come ieri sera. L'inno ufficiale ormai da quasi 40 anni dei ragazzi che si affacciano all'esame di maturità - quella Notte prima degli esami, una vera illuminazione della carriera artistica di Antonello Venditti - cantata da le centinaia di ragazzi tranesi abbracciati l'uno all'altro, tra lacrime, sorrisi, la bellezza di una gioventù che si prepara ad affrontare il famigerato esame di maturità, ha creato una atmosfera dal peso specifico di emozione che non ha eguali.
Una notte speciale organizzata e voluta dall' assessore alla Polizia Locale Cecilia Di Lernia, che ha pensato di coniugare un momento così speciale nella bellezza della Città, insieme alla giovanissima Assessore alle Culture e Politiche scolastiche Francesca Zitoli, che dalla sua " notte prima degli esami" non è poi così tanto lontana, coordinate con i rappresentanti di tutti gli istituti; e, insieme anche al Sindaco che non è voluto mancare a un momento così intenso per la nostra Città, hanno cantato insieme a loro, stretti in quei cori che nella condivisione volevano esorcizzare l'ansia - fisiologica e indimenticabile per tutti - e l'emozione di un ciclo della vita che finisce e uno nuovo che sta per prendere il via. Tornati ragazzi insieme a loro, tanto si sa, l'esame di maturità è sempre vivo davvero in ognuno di noi.
Una cosa è certa: il rammarico di quella struttura meravigliosa chiusa, abitata da una selva di sterpaglia nel chiostro e magari chissà, fantasmi indisturbati da una chiusura che ormai dura da troppi anni , ieri sera è sparito grazie alla energia, la vitalità, l'emozione, la commozione, la autenticità di rapporti fatti di abbracci,affetto, amore, relazioni che hanno il sapore di una condivisione di cinque anni: e hanno reso il Monastero scenografia e palco meraviglioso di ore che i ragazzi nostri non dimenticheranno mai.
Il video che pubblichiamo magari arriverà a Venditti, che dell'incanto di un luogo così bello animato da così tanta emozione espressa nella sua canzone, non potrà che esserne felice. Degli esami si parla tanto ogni anno, cambiamenti, numero di prove, scritti e orali... ma tutto quello che si respirava ieri sera non muterà mai, non c'è social che tenga. La scuola è fatta di rapporti veri, e rimane anzi l'augurio di un baluardo contro la spersonalizzazione che è dietro l'angolo. I ragazzi di questa maturità hanno affrontato una guerra chiamata pandemia, la solitudine, l'isolamento, la dimensione contraria a quella che è fisiologica della scuola, la condivisione. Ma questa unione in un unico coro e un unico abbraccio ci dicono che ce l ,hanno fatta. Ancora in bocca al lupo, ragazzi!