La parrocchia di san Giuseppe ricorda don Aldo Martucci
Don Vincenzo de Ceglie scrive al sindaco Tarantini sul campetto di via Falcone
lunedì 25 giugno 2007
In occasione del 20° anniversario della morte di Don Aldo Martucci, avvenuta il 27 giugno 1987, nella Parrocchia di S. Giuseppe in Trani, nella quale il sacerdote è stato parroco per tanti anni, mercoledì 27 giugno, oltre ad una celebrazione eucaristica presieduta da Don Mimmo Capone, si terrà, dalle ore 20.00, una tavola rotonda sul tema: "Don Aldo Martucci, uomo del Concilio Vaticano II".
Son previsti gli interventi di: Don Enzo Leuzzi, Antonio Lovecchio, Franca Carrera, Andrea Morano. In occasione dell'evento, Don Vincenzo de Ceglie, Parroco di San Giuseppe, ha inviato una lettera al Sindaco di Trani, con cui formalmente riconsegna il suolo dell'ormai ex campetto di via Falcone in cui, come ormai noto, da tempo è stata installata un'antenna, con conseguente pericolo per la salute dei giovani che ivi si ritrovavano: «Io sottoscritto, sac. Vincenzo de Ceglie, parroco e presidente del Circolo Anspi "Cresca S. Giuseppe" al solo fine di ripristinare la legalità così palesemente violata, restituisco formalmente alla civica amministrazione il suolo concesso in comodato d'uso gratuito».
Quel suolo, per l'ottenimento del quale, Don Aldo Martucci si prodigò incessantemente per vedere realizzato il sogno di uno spazio di sano divertimento e formazione per i giovani.
Son previsti gli interventi di: Don Enzo Leuzzi, Antonio Lovecchio, Franca Carrera, Andrea Morano. In occasione dell'evento, Don Vincenzo de Ceglie, Parroco di San Giuseppe, ha inviato una lettera al Sindaco di Trani, con cui formalmente riconsegna il suolo dell'ormai ex campetto di via Falcone in cui, come ormai noto, da tempo è stata installata un'antenna, con conseguente pericolo per la salute dei giovani che ivi si ritrovavano: «Io sottoscritto, sac. Vincenzo de Ceglie, parroco e presidente del Circolo Anspi "Cresca S. Giuseppe" al solo fine di ripristinare la legalità così palesemente violata, restituisco formalmente alla civica amministrazione il suolo concesso in comodato d'uso gratuito».
Quel suolo, per l'ottenimento del quale, Don Aldo Martucci si prodigò incessantemente per vedere realizzato il sogno di uno spazio di sano divertimento e formazione per i giovani.