La sede della Asl si avvicina a Barletta

Primo sì dalla Regione Puglia. La proposta di legge presentata da Caracciolo, Mennea, Pastore e Alfarano

martedì 24 gennaio 2012 22.40
Sede Asl Bat, sì a maggioranza della terza commissione regionale alla proposta di legge che prevede lo spostamento della sede legale da Andria a Barletta, ma il provvedimento dovrà essere dotato di referto tecnico da parte della ragioneria e dovrà transitare anche dalla prima commissione. E' questa la conclusione dalla seduta presieduta da Dino Marino (Pd), preceduta dalle consultazioni con i sindaci dei Comuni della Bat con il direttore generale della Asl, Giovanni Gorgoni ed il presidente del Collegio dei revisori della stessa azienda.

La proposta di legge era stata presentata dai consiglieri Filippo Caracciolo (Pd), Ruggiero Mennea (Pd), Francesco Pastore (Gruppo misto) e Giovanni Alfarano (Pdl). Due le motivazioni principali portate avanti dagli stessi: la disponibilità immediata di locali adeguati nel Comune di Barletta che hanno ospitato negli anni scorsi le sedi della ex Ausl Ba/2 ed il conseguente risparmio di spesa per la casse del servizio sanitario regionale.

Il sindaco di Andria Nicola Giorgino ha fatto presente al direttore generale dell'Asl che è in fase di ultimazione ad Andria una transazione tra il Comune e la stessa azienda sanitaria in relazione alla sede che attualmente ospita gli uffici della direzione generale ed, in particolare, il programma informativo interconnesso con il sistema Edotto della Regione Puglia. La transazione comporterà a breve la rinuncia da parte del Comune alla richiesta di risarcimento, con la consegna alla Asl Bat dell'immobile che entrerà a far parte del patrimonio immobiliare della stessa, facendo venire meno il pagamento del relativo canone di fitto.

I commissari hanno votato a maggioranza a favore della proposta di legge. Il consigliere Angelo Disabato si è astenuto, sollecitando l'assessore alla politiche della salute Tommaso Fiore, di investire nuovamente della scelta delle sede della Asl la conferenza dei sindaci ed assegnando alla stessa un termine temporale entro cui provvedere e prevedendo un intervento sostitutivo della Regione in caso di inadempienza.