La settima edizione del Giullare alla compagnia Acve Aprea
Al Bano conquista il pubblico, la compagnia di Avellino fa incetta di premi
lunedì 27 luglio 2015
8.37
Nessuno può dire il contrario se si afferma che la serata conclusiva della settima edizione del Festival Nazionale "Il Giullare" è stata un grande successo. Organizzazione impeccabile che migliora di anno in anno, di edizione in edizione, partecipazioni di assoluto valore, ospiti prestigiosi, pubblico caloroso.
Ma se proprio bisogna trovare un "neo", questo è nel pubblico: 1500 persone accorse per assistere alla manifestazione, richiamate sicuramente dalla presenza di Al Bano Carrisi. Lo stesso pubblico che non ha tirato fuori un solo centesimo per assistere allo spettacolo e che, intorno alle 23.00, finita cioè l'esibizione del tenore di Cellino San Marco ha abbandonato il proprio posto "infischiandosene" di quanto accadeva dopo. Per fortuna non "siamo" tutti uguali e sono rimasti in circa 900.
Aperta e chiusa questa piccola parentesi, torniamo a parlare del Giullare. L'edizione 2015 se l'è aggiudicata la compagnia Acve Aprea di Atripalda, della Provincia di Avellino, che ha portato a casa tre dei quattro premi aggiudicati, con lo spettacolo "Cupido scherza e spazza". L'ultimo premio disponibile poi, quello riservato alle "Emozioni" è andato alla cooperativa sociale Don Uva di Potenza, con lo spettacolo "Il magico mondo di Ophelandia".
A completare e rendere ancor più piacevole la serata la performance di Al Bano, che ha coinvolto e appassionato il numeroso pubblico con otto suoi successi. La conduzione di Marco e Chicco, poi, ha mantenuto sempre "frizzante" il ritmo tra i diversi momenti, tutti particolarmente gradevoli: da Maria Rita Di Cugno, cantante non vedente, al gruppo "gli Scooppiati", band di cui fa parte un diversamente abile, dal comico Francesco Birardi, ai ragazzi disabili de «Le teste calde», da Vitantonio Mazzilli di Lab Zelig, ai ragazzi dell'associazione Rhizai, che hanno aperto la serata con un esibizione di parkour, passando per le esibizioni delle comunità Oasi 2 e Futuro anteriore, rispettivamente di Trani e Bisceglie, con una deliziosa performance di percussioni e musica etnica.
Adesso tutti al lavoro per l'ottava edizione, già programmata e già garantita dai fondi provenienti da un bando vinto dal Centro Jobel di Don Mimmo De Toma, non c'è tempo da pardere, bisogna fare sempre meglio.
Ma se proprio bisogna trovare un "neo", questo è nel pubblico: 1500 persone accorse per assistere alla manifestazione, richiamate sicuramente dalla presenza di Al Bano Carrisi. Lo stesso pubblico che non ha tirato fuori un solo centesimo per assistere allo spettacolo e che, intorno alle 23.00, finita cioè l'esibizione del tenore di Cellino San Marco ha abbandonato il proprio posto "infischiandosene" di quanto accadeva dopo. Per fortuna non "siamo" tutti uguali e sono rimasti in circa 900.
Aperta e chiusa questa piccola parentesi, torniamo a parlare del Giullare. L'edizione 2015 se l'è aggiudicata la compagnia Acve Aprea di Atripalda, della Provincia di Avellino, che ha portato a casa tre dei quattro premi aggiudicati, con lo spettacolo "Cupido scherza e spazza". L'ultimo premio disponibile poi, quello riservato alle "Emozioni" è andato alla cooperativa sociale Don Uva di Potenza, con lo spettacolo "Il magico mondo di Ophelandia".
A completare e rendere ancor più piacevole la serata la performance di Al Bano, che ha coinvolto e appassionato il numeroso pubblico con otto suoi successi. La conduzione di Marco e Chicco, poi, ha mantenuto sempre "frizzante" il ritmo tra i diversi momenti, tutti particolarmente gradevoli: da Maria Rita Di Cugno, cantante non vedente, al gruppo "gli Scooppiati", band di cui fa parte un diversamente abile, dal comico Francesco Birardi, ai ragazzi disabili de «Le teste calde», da Vitantonio Mazzilli di Lab Zelig, ai ragazzi dell'associazione Rhizai, che hanno aperto la serata con un esibizione di parkour, passando per le esibizioni delle comunità Oasi 2 e Futuro anteriore, rispettivamente di Trani e Bisceglie, con una deliziosa performance di percussioni e musica etnica.
Adesso tutti al lavoro per l'ottava edizione, già programmata e già garantita dai fondi provenienti da un bando vinto dal Centro Jobel di Don Mimmo De Toma, non c'è tempo da pardere, bisogna fare sempre meglio.