La sigla Bat diventa Bt: ma solo sulle ricette
Provvedimento approvato in maggioranza dal Consiglio regionale
venerdì 5 febbraio 2010
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (18 voti a favore, 6 contrari e 21 astenuti) la proposta di legge del consigliere socialista Giuseppe Cioce che sollecitava l'adozione di due sole lettere (BT), per indicare nelle ricette a lettura ottica l'acronimo della provincia BAT, Barletta-Andria-Trani.
L'Ufficio legislativo ha infatti sciolto le riserve relative all'articolo 28 della legge regionale numero 10 del 2007, che prevede l'adozione di una indicazione numerica progressiva delle asl, ordinate secondo il numero dei residenti, dalla più popolosa alla BAT.
Il consigliere Nino Marmo ha definito la legge «ultronea» aggiungendo che la questione poteva essere risolta con una semplice circolare da parte dell'assessore Fiore. «A cosa serve una nuova definizione dell'ambito territoriale? Questa fissazione sa di ridicolo». Di altro avviso il consigliere Giuseppe Cioce che ha definito la sua proposta di legge «un semplice richiamo al decreto del presidente della Repubblica che individua nella sigla BT l'acronimo della sesta provincia pugliese».
L'Ufficio legislativo ha infatti sciolto le riserve relative all'articolo 28 della legge regionale numero 10 del 2007, che prevede l'adozione di una indicazione numerica progressiva delle asl, ordinate secondo il numero dei residenti, dalla più popolosa alla BAT.
Il consigliere Nino Marmo ha definito la legge «ultronea» aggiungendo che la questione poteva essere risolta con una semplice circolare da parte dell'assessore Fiore. «A cosa serve una nuova definizione dell'ambito territoriale? Questa fissazione sa di ridicolo». Di altro avviso il consigliere Giuseppe Cioce che ha definito la sua proposta di legge «un semplice richiamo al decreto del presidente della Repubblica che individua nella sigla BT l'acronimo della sesta provincia pugliese».