«La vendita delle utenze Amet deve essere decisa dal Consiglio»
I Verdi chiedono una seduta ad hoc per discutere della cessione dei contratti
sabato 19 dicembre 2009
Ridurre i costi di gestione delle spa comunali, eliminando il cda e nominando un amministratore unico, e convocare una seduta monotematica di Consiglio comunale per discutere della probabile cessione di un ramo d'azienda dell'Amet ad Elgasud. Sono le richieste presentate dai Verdi in una nuova interrogazione consiliare, con l'obiettivo di ridurre gli sprechi ed evitare decisioni senza ritorno per le aziende del Comune di Trani.
Una proposta di ridurre i consigli di amministrazione di Amet e Amiu era già stata presentata dai consiglieri dei Verdi nel novembre 2007, in occasione delle modifiche degli statuti societari. «In quel Consiglio comunale - ricorda il capogruppo Michele di Gregorio - sottoponemmo all'attenzione della maggioranza alcuni emendamenti, bocciati, che aveva l'obiettivo di ridurre i costi delle due aziende. Nonostante, infatti, si cerchi di risparmiare in tutti gli enti pubblici e privati, a Trani ciò non sembra possibile. Per questo motivo riproponiamo, in considerazione dei tempi di crisi, la nostra proposta. Attualmente all'Amiu sono stati nominati un presidente e due consiglieri di amministrazione, mentre all'Amet i componenti del consiglio di amministrazione sono quattro (un presidente, un amministratore delegato e due consiglieri), dopo le dimissioni di Giuseppe Paolillo, diventato assessore. Ebbene perché non si riducono i costi con l'affidamento della gestione a un amministratore unico in entrambe le società? Chiediamo - conclude che su questa proposta sia redatta un'apposita delibera di Consiglio comunale di cui forniremo una bozza formale».
Ma in attesa che la sede dell'Amet venga trasformata in un teatro, c'è anche un'altra questione che andrebbe discussa in un apposito Consiglio comunale: la probabile cessione del ramo di azienda di vendita dell'energia elettrica a Elgasud. Dunque si chiede la convocazione di un Consiglio comunale ad hoc, dopo quello già richiesto da tutti i consiglieri di opposizione nel febbraio scorso per discutere della situazione di tutte le spa comunali. «Vorremmo ricordare a qualcuno che ora dirige (pro-tempore) l'Amet - dice il consigliere Francesco Laurora - che quest'ultima non è di proprietà privata ma di tutti i cittadini tranesi. Per tale motivo chiediamo che sull'importante scelta si pronunci, dopo un idoneo dibattito, tutto il Consiglio comunale».
Una proposta di ridurre i consigli di amministrazione di Amet e Amiu era già stata presentata dai consiglieri dei Verdi nel novembre 2007, in occasione delle modifiche degli statuti societari. «In quel Consiglio comunale - ricorda il capogruppo Michele di Gregorio - sottoponemmo all'attenzione della maggioranza alcuni emendamenti, bocciati, che aveva l'obiettivo di ridurre i costi delle due aziende. Nonostante, infatti, si cerchi di risparmiare in tutti gli enti pubblici e privati, a Trani ciò non sembra possibile. Per questo motivo riproponiamo, in considerazione dei tempi di crisi, la nostra proposta. Attualmente all'Amiu sono stati nominati un presidente e due consiglieri di amministrazione, mentre all'Amet i componenti del consiglio di amministrazione sono quattro (un presidente, un amministratore delegato e due consiglieri), dopo le dimissioni di Giuseppe Paolillo, diventato assessore. Ebbene perché non si riducono i costi con l'affidamento della gestione a un amministratore unico in entrambe le società? Chiediamo - conclude che su questa proposta sia redatta un'apposita delibera di Consiglio comunale di cui forniremo una bozza formale».
Ma in attesa che la sede dell'Amet venga trasformata in un teatro, c'è anche un'altra questione che andrebbe discussa in un apposito Consiglio comunale: la probabile cessione del ramo di azienda di vendita dell'energia elettrica a Elgasud. Dunque si chiede la convocazione di un Consiglio comunale ad hoc, dopo quello già richiesto da tutti i consiglieri di opposizione nel febbraio scorso per discutere della situazione di tutte le spa comunali. «Vorremmo ricordare a qualcuno che ora dirige (pro-tempore) l'Amet - dice il consigliere Francesco Laurora - che quest'ultima non è di proprietà privata ma di tutti i cittadini tranesi. Per tale motivo chiediamo che sull'importante scelta si pronunci, dopo un idoneo dibattito, tutto il Consiglio comunale».