La vita e i miracoli di Nicola il Pellegrino, domani con Maurizio di Reda e Trifone Gargano

L'appuntamento nella sala conferenze del Polo Museale alle ore 20

sabato 27 luglio 2024 17.45
A cura di Stefania De Toma
C'era una volta Nicola il Pellegrino: Nicolino, nel cuore di tutti i tranesi.
E proprio per i tranesi - ma non solo, perché tra l'altro ci sarà da scoprire che non è proprio il santo esclusivo della nostra città, come a gran parte di noi piace dire - domani sera ci sarà un'occasione davvero bella per capire che quella che sembra una favola, col delfino e le ciliegie regalate ai bambini, pur avendo tanto di fiabesco è una storia vera, a sua volta piena di storie, aneddoti e stupori.
Grazie a una biografia che ha in tre testimonianze storiche più che attendibili la ricostruzione di una breve vita piena di fede e di amore, Maurizio di Reda, giovane insegnante di religione in trasferta in Emilia Romagna ma tranese nelle radici e nell'amore per la storia e le tradizioni della città, ha già dedicato un libro al santo patrono, frutto di una ricerca erudita e sapiente alle radici del senso religioso e del ruolo che questo giovane Santo ha avuto nella storia della cristianità. E domani presenterà in anteprima questa sua seconda fatica, "Nicola il Pellegrino, vita e miracoli", edito per i tipi Progedit e arricchito dalla prefazione del professor Trifone Gargano.
È un libro che sarebbe bello - in nome di una storia che a prescindere dalla fede ha inciso in maniera profonda nel DNA di Trani - potesse essere diffuso in tutte le scuole, perché tutti, sin da giovanissimi, possano conoscere la vita di "Nicolino" non come una leggenda vaga, ma nel senso di un santo che ha rappresentato e rappresenta, oggi più che mai, un luogo ecumenico di Amore e dialogo tra religioni, un ponte tra Oriente e occidente nella fede e nelle fedi. E, ancora, la storia di un giovane che ha creduto fortemente nei suoi ideali, senza rinunciarvi, pur nelle difficoltà, solcando mari e attraversando strade irte e piene di violenza e di difficoltà un po' come accade oggi ai pellegrini e agli esuli di terre in cui l'Amore viene calpestato dalla guerra. La scrittura di Maurizio Di Reda è calda e accogliente, fruibile davvero in modo trasversale, nelle pieghe della quale si ritrovano le caratteristiche più celebri di Nicolino - facendocelo ritrovare come uno di famiglia - ma se ne scoprono aspetti nuovi, sorprendenti, che hanno come unico denominatore ancora una volta quello dell'Amore, durante la sua vita terrena e dopo, nel suo passaggio al Cielo: accompagnato nell'ultimo respiro da un popolo, quello tranese, che forse fu il primo a non considerarlo pazzo ma che per lui fece pazzie, costruendo la Cattedrale più bella che si potesse immaginare.
E se ne parlerà insieme a lui domani, moderati da don Francesco La notte, con Trifone Gargano, Gino Dato, (casa editrice Progedit) che ha curato la pubblicazione, Don Gaetano Lops e don Domenico Gramegna nella sala conferenze del Polo Museale in piazza Duomo alle 20.
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