Lapideo, incentivi per ambiente, ricerca, riciclo
L'assessore regionale Capone ne ha parlato al congresso dei cavatori. Introdotta in Puglia una tariffa sui metri cubi estratti
sabato 16 giugno 2012
8.23
La vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, Loredana Capone, ha partecipato alla giornata inaugurale del primo congresso nazionale dei cavatori, che si è tenuto a Bari presso la Camera di Commercio. «Si tratta – ha spiegato la Capone – di un settore ad alto valore aggiunto, che vede ben 325 aziende operanti in Puglia, delle quali il 94% con sede e quindi domicilio fiscale in Puglia. E' un settore antico, dove però la professionalità e la tradizione vanno sempre più a braccetto con la ricerca, il riciclo del materiale e l'export».
«Il futuro del settore – afferma la Capone – deve essere compatibile con le esigenze del paesaggio e dell'ambiente. Per questo è stata introdotta una tariffa sui metri cubi estratti, in modo da poter predisporre dei piani di recupero ambientali indispensabili per la crescita del settore e per la corretta valorizzazione del territorio. La tariffa risponde all'esigenza di regolare il settore e di procedere alla tutela dell'ambiente. Ecco perché introdurremo una nuova legge che disciplini le attività estrattive per pianificare e programmare l'attività estrattiva in coerenza con altri strumenti di pianificazione del territorio, per contemperare l'interesse pubblico all'utilizzo, per promuovere lo sviluppo sostenibile nell'industria estrattiva, per programmare e favorire il recupero ambientale e paesaggistico delle aree di escavazione dismesse, incentivare la ricerca e lo sviluppo tecnologico, incentivare il reimpiego, il riutilizzo ed il recupero dei materiali derivanti dall'attività estrattiva».
Le innovazioni dei metodi produttivi vanno di pari passo con le nuovo modalità di riciclo degli scarti, con la necessità di tutelare l'ambiente durante e dopo il ciclo produttivo e con l'alta propensione all'export in tutto il mondo. Particolare la concentrazione di cave in alcuni comuni del Foggiano, della Bat e della province di Lecce e Taranto: ma il settore ha risentito della crisi, registrando una diminuzione del fatturato nel 2009 e nel 2010. In Puglia si scava soprattutto calcare e similari. L'Asia è il principale mercato estero, soprattutto per il materiale da taglio diretto in Cina.
«Il futuro del settore – afferma la Capone – deve essere compatibile con le esigenze del paesaggio e dell'ambiente. Per questo è stata introdotta una tariffa sui metri cubi estratti, in modo da poter predisporre dei piani di recupero ambientali indispensabili per la crescita del settore e per la corretta valorizzazione del territorio. La tariffa risponde all'esigenza di regolare il settore e di procedere alla tutela dell'ambiente. Ecco perché introdurremo una nuova legge che disciplini le attività estrattive per pianificare e programmare l'attività estrattiva in coerenza con altri strumenti di pianificazione del territorio, per contemperare l'interesse pubblico all'utilizzo, per promuovere lo sviluppo sostenibile nell'industria estrattiva, per programmare e favorire il recupero ambientale e paesaggistico delle aree di escavazione dismesse, incentivare la ricerca e lo sviluppo tecnologico, incentivare il reimpiego, il riutilizzo ed il recupero dei materiali derivanti dall'attività estrattiva».
Le innovazioni dei metodi produttivi vanno di pari passo con le nuovo modalità di riciclo degli scarti, con la necessità di tutelare l'ambiente durante e dopo il ciclo produttivo e con l'alta propensione all'export in tutto il mondo. Particolare la concentrazione di cave in alcuni comuni del Foggiano, della Bat e della province di Lecce e Taranto: ma il settore ha risentito della crisi, registrando una diminuzione del fatturato nel 2009 e nel 2010. In Puglia si scava soprattutto calcare e similari. L'Asia è il principale mercato estero, soprattutto per il materiale da taglio diretto in Cina.