Laurora (Pd) sul turismo: «2 aziende su 5 non hanno pagato i contributi Inps»
I turisti non soggiornano in città e le aziende sono comunque in difficoltà
domenica 1 giugno 2014
8.39
Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere comunale Tommaso Laurora in merito ai recenti dati positivi del turismo tranese. «Forza Italia e il Sindaco hanno gioito e plaudito all'aumento di presenze turistiche a Trani. Ebbene voglio fornire loro una notizia che li renderà ancora più felici: i turisti non amano solo Trani ma amano tutta la Puglia! Infatti i primi quattro mesi dell'anno hanno evidenziato un aumento complessivo di arrivi di circa il 3% e gli arrivi degli stranieri sono aumentati del 10%. L'Assessore Regionale Silvia Godelli ha commentato che questo é stato un grande risultato, un dato che conferma la tendenza verso la crescita ininterrottamente determinatasi in Puglia nell'ultimo decennio. Inoltre, secondo l'Agenzia del Turismo ENIT, sulla rete dei principali operatori internazionali europei ed extraeuropei, la Puglia risulta tra le destinazioni italiane favorite per la prossima estate. Infatti le prenotazioni sono aumentate fino al 20% rispetto all'anno 2013. In particolare la Puglia si posiziona in modo estremamente favorevole su alcuni tour operatori tedeschi, francesi, cechi, belgi, giapponesi e del Regno Unito. E allora possiamo gioire tutti insieme, da tranesi e da pugliesi! Anch'io, se fossi un turista, una visita a Trani la farei per gustarmi la vista della Cattedrale, del porto e del centro storico, eredità del nostro illustre passato».
«Quello che ci si dovrebbe chiedere - continua Laurora - è cosa ricorderanno i turisti della loro visita, quanto tempo vorranno dedicare alla nostra città e quali attrattive culturali susciteranno il loro interesse. Ma a questa domanda mi piacerebbe passare la parola ai miei concittadini. Aggiungo, noi non sappiamo e poco onestamente ci interessa, quale sia la reale attendibilità di questi dati, ciò che invece ci sta a cuore e sappiamo con certezza, sono i dati provenienti dalle aziende e dai loro rappresentanti, quelli che sono al "fronte", dati che ci dicono che 2 aziende su 5 non hanno pagato la rata dei contributi Inps personali in scadenza il 16 febbraio (magari all'assessore spiegheremo in separata sede cosa sono questi contributi); quelli che ci dicono che il numero dei dipendenti in cassa integrazione in deroga (che spiegheremo sempre cosa sia prossimamente all'assessore) sta toccando tetti mai raggiunti tanto che l'istituto previdenziale non riesce a stare dietro con i pagamenti agli aventi diritto, con conseguenze che famiglie sono senza stipendio da fine 2013. Questi sono i numeri - conclude il consigliere comunale - che dovrebbero interessare veramente a chi amministra una città, che dovrebbe avere a cuore lo status di salute delle sue aziende e dei dipendenti che ne fanno parte, piuttosto che contare il numero di pullman che sosta nella sua città (se riesce a trovare dove fermarsi) per mezza giornata e poi viaggia per sostare una settimana verso altre mete».
«Quello che ci si dovrebbe chiedere - continua Laurora - è cosa ricorderanno i turisti della loro visita, quanto tempo vorranno dedicare alla nostra città e quali attrattive culturali susciteranno il loro interesse. Ma a questa domanda mi piacerebbe passare la parola ai miei concittadini. Aggiungo, noi non sappiamo e poco onestamente ci interessa, quale sia la reale attendibilità di questi dati, ciò che invece ci sta a cuore e sappiamo con certezza, sono i dati provenienti dalle aziende e dai loro rappresentanti, quelli che sono al "fronte", dati che ci dicono che 2 aziende su 5 non hanno pagato la rata dei contributi Inps personali in scadenza il 16 febbraio (magari all'assessore spiegheremo in separata sede cosa sono questi contributi); quelli che ci dicono che il numero dei dipendenti in cassa integrazione in deroga (che spiegheremo sempre cosa sia prossimamente all'assessore) sta toccando tetti mai raggiunti tanto che l'istituto previdenziale non riesce a stare dietro con i pagamenti agli aventi diritto, con conseguenze che famiglie sono senza stipendio da fine 2013. Questi sono i numeri - conclude il consigliere comunale - che dovrebbero interessare veramente a chi amministra una città, che dovrebbe avere a cuore lo status di salute delle sue aziende e dei dipendenti che ne fanno parte, piuttosto che contare il numero di pullman che sosta nella sua città (se riesce a trovare dove fermarsi) per mezza giornata e poi viaggia per sostare una settimana verso altre mete».