Piazza XX Settembre, Laurora (Pd) replica al Sindaco
Il consigliere: «Perché non un project financing, scaricando gli oneri sui privati?»
venerdì 30 maggio 2014
11.34
Dopo la notizia di finanziamenti da parte del comune per 500.000 euro da destinare ai lavori in Piazza XX Settembre, Tommaso Laurora, consigliere comunale del PD, con una nota replica alle dichiarazioni rilasciate da sindaco Gigi Riserbato alla nostra Redazione. Da dove proviene la suddetta cifra? E chi si occuperà della progettazione? Domande che ad oggi non sembrano trovare una risposta certa.
«Ormai - afferma Laurora - in assenza di comunicazioni istituzionali, dobbiamo appendere dalla stampa che il sindaco e la sua giunta vogliono destinare 500.000 euro dell'avanzo di amministrazione per completare il parcheggio di piazza XX Settembre. Ai cittadini non addetti ai lavori chiarisco che l'avanzo di amministrazione, in linea di principio, non è qualcosa di cui le amministrazioni dovrebbero vantarsi. Infatti avanzo di amministrazione vuol dire non aver speso i soldi per migliorare o potenziare i servizi erogati o di istituirne altri. Spesso, quindi, avanzo di amministrazione vuol dire incapacità di amministrare fino in fondo».
«Fatta questa premessa doverosa - prosegue il consigliere -, vorrei esprimermi sul parcheggio di piazza XX Settembre. Dal punto di vista tecnico non si capisce da dove spunti la cifra di 500.000 euro non avendo alcuna notizia di studio di fattibilità, predisposto da un professionista o dall'ufficio tecnico, dal quale si possa capire come si pervenga a questo importo. Mi consta anche che per il completamento della struttura debba essere completata tutta l'impiantistica per la sicurezza, per prevenzione incendi, impianti elettrici, ascensori. Si tratta di progettazione per la quale non mi risulta vi siano competenze professionali specifiche nell'ufficio tecnico e quindi occorrerà rivolgersi all'esterno. Onde evitare situazioni spiacevoli, verificatesi in altri comuni, saremo molto attenti a riguardo delle modalità di affidamento dell'incarico che, probabilmente, comprenderà anche perlomeno il progetto preliminare. E qualcuno non si sogni di rispolverare l'incarico professionale a suo tempo affidato dalla Commissione Straordinaria! Sarebbe ovviamente fuori legge. Tutto questo per informare i cittadini che, ancora una volta, le iniziative sbandierate dal sindaco vedranno la luce, se la vedranno, non prima di un anno! Se questi sono i tempi tecnici, non si comprende perché non ci sia stato l'indirizzo di far partire immediatamente la procedura del project financing, scaricando sul privato gli oneri della progettazione, l'onere del completamento della struttura e consentendo allo stesso la gestione per minimo venti anni».
Infine, sulla spinosa questione dei parcheggi: «Non solo, vorrei capire perché non si ricomprende in questa ipotesi anche la gestione dei parcheggi a raso, attualmente allo sbando, con assenza di idee e strategie che lasciano senza fiato. Io ritengo che impostando la gara in questo modo molti privati sarebbero interessati, come lo sono in tutta Italia da un decennio, sopratutto in città turistiche come la nostra. La mia impressione e' che si voglia solo dimostrare di fare qualcosa, eliminando un problema fastidioso, e che quindi alla base non ci sia l'interesse della città, non ci sia alcuna strategia, ma ci sia solo la voglia di consenso. Invito i cittadini a riflettere. L'opera pubblica non deve servire ad acquisire consenso, ma a determinare lo sviluppo».
«Ormai - afferma Laurora - in assenza di comunicazioni istituzionali, dobbiamo appendere dalla stampa che il sindaco e la sua giunta vogliono destinare 500.000 euro dell'avanzo di amministrazione per completare il parcheggio di piazza XX Settembre. Ai cittadini non addetti ai lavori chiarisco che l'avanzo di amministrazione, in linea di principio, non è qualcosa di cui le amministrazioni dovrebbero vantarsi. Infatti avanzo di amministrazione vuol dire non aver speso i soldi per migliorare o potenziare i servizi erogati o di istituirne altri. Spesso, quindi, avanzo di amministrazione vuol dire incapacità di amministrare fino in fondo».
«Fatta questa premessa doverosa - prosegue il consigliere -, vorrei esprimermi sul parcheggio di piazza XX Settembre. Dal punto di vista tecnico non si capisce da dove spunti la cifra di 500.000 euro non avendo alcuna notizia di studio di fattibilità, predisposto da un professionista o dall'ufficio tecnico, dal quale si possa capire come si pervenga a questo importo. Mi consta anche che per il completamento della struttura debba essere completata tutta l'impiantistica per la sicurezza, per prevenzione incendi, impianti elettrici, ascensori. Si tratta di progettazione per la quale non mi risulta vi siano competenze professionali specifiche nell'ufficio tecnico e quindi occorrerà rivolgersi all'esterno. Onde evitare situazioni spiacevoli, verificatesi in altri comuni, saremo molto attenti a riguardo delle modalità di affidamento dell'incarico che, probabilmente, comprenderà anche perlomeno il progetto preliminare. E qualcuno non si sogni di rispolverare l'incarico professionale a suo tempo affidato dalla Commissione Straordinaria! Sarebbe ovviamente fuori legge. Tutto questo per informare i cittadini che, ancora una volta, le iniziative sbandierate dal sindaco vedranno la luce, se la vedranno, non prima di un anno! Se questi sono i tempi tecnici, non si comprende perché non ci sia stato l'indirizzo di far partire immediatamente la procedura del project financing, scaricando sul privato gli oneri della progettazione, l'onere del completamento della struttura e consentendo allo stesso la gestione per minimo venti anni».
Infine, sulla spinosa questione dei parcheggi: «Non solo, vorrei capire perché non si ricomprende in questa ipotesi anche la gestione dei parcheggi a raso, attualmente allo sbando, con assenza di idee e strategie che lasciano senza fiato. Io ritengo che impostando la gara in questo modo molti privati sarebbero interessati, come lo sono in tutta Italia da un decennio, sopratutto in città turistiche come la nostra. La mia impressione e' che si voglia solo dimostrare di fare qualcosa, eliminando un problema fastidioso, e che quindi alla base non ci sia l'interesse della città, non ci sia alcuna strategia, ma ci sia solo la voglia di consenso. Invito i cittadini a riflettere. L'opera pubblica non deve servire ad acquisire consenso, ma a determinare lo sviluppo».