Lavoro nero in un calzaturificio di Trani, denunciata una 27enne cinese
Sospesa l'attività imprenditoriale, elevata sanzione di 70mila euro
venerdì 24 gennaio 2014
15.54
Un'operazione di contrasto al lavoro nero è stata messa in campo dai Carabinieri della Compagnia di Trani, in collaborazione con i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bari, che nei giorni scorsi hanno controllato alcuni calzaturifici del luogo al fine di contrastare l'impiego illegale di manodopera clandestina ed il lavoro nero.
Al termine di alcuni accertamenti eseguiti in una ditta specializzata nella produzione di tomaie per scarpe, gestita da una cinese 27enne i militari hanno accertato l'impiego di una lavoratrice "in nero" presso gli impianti di lavorazione dislocati all'interno di un seminterrato, privo di qualsiasi accorgimento volto a garantire la salute e la sicurezza dei dipendenti, verosimilmente una decina, tutti di nazionalità cinese ed abitanti nello stesso stabile. In particolare, nel corso dei controlli sono emerse gravi violazioni della normativa sulla salute dei lavoratori e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro tra cui la predisposizione di un'adeguata sorveglianza sanitaria sui dipendenti e la formazione degli stessi sui rischi connessi all'attività lavorativa. E' stata inoltre riscontrata la mancata consegna agli operai dei dispositivi di protezione individuale.
A seguito delle irregolarità riscontrate, la titolare dell'impresa è stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Trani. A suo carico sono state elevate sanzioni pecuniarie per un importo complessivo di oltre 70mila euro ed adottata la misura cautelare della sospensione dell'attività imprenditoriale.
Al termine di alcuni accertamenti eseguiti in una ditta specializzata nella produzione di tomaie per scarpe, gestita da una cinese 27enne i militari hanno accertato l'impiego di una lavoratrice "in nero" presso gli impianti di lavorazione dislocati all'interno di un seminterrato, privo di qualsiasi accorgimento volto a garantire la salute e la sicurezza dei dipendenti, verosimilmente una decina, tutti di nazionalità cinese ed abitanti nello stesso stabile. In particolare, nel corso dei controlli sono emerse gravi violazioni della normativa sulla salute dei lavoratori e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro tra cui la predisposizione di un'adeguata sorveglianza sanitaria sui dipendenti e la formazione degli stessi sui rischi connessi all'attività lavorativa. E' stata inoltre riscontrata la mancata consegna agli operai dei dispositivi di protezione individuale.
A seguito delle irregolarità riscontrate, la titolare dell'impresa è stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Trani. A suo carico sono state elevate sanzioni pecuniarie per un importo complessivo di oltre 70mila euro ed adottata la misura cautelare della sospensione dell'attività imprenditoriale.