Le borse gadget del Giubileo saranno "Made in Carcere" femminile di Trani e Lecce
L'iniziativa - spiega il Dicastero per l'Evangelizzazione - si inserisce, di fatto, tra i 'segni di speranza', verso le persone più fragili e socialmente escluse
domenica 1 dicembre 2024
8.04
Sono realizzate con materiale di scarto dalle donne detenute e diventano gadget per il Giubileo. Con il Progetto "Made in carcere", nato nel 2007 dall'intuizione di Luciana Delle Donne, la cooperativa sociale "Officina creativa" dà una seconda opportunità alle donne detenute di Lecce e Trani, e una doppia vita ai tessuti.
Le borse, grazie a un accordo tra la Cooperativa e il Dicastero per l'Evangelizzazione (che coordina gli eventi giubilari), saranno acquistabili all'Info Point ufficiale del Giubileo, in via della Conciliazione, e su ogni prodotto sarà apposto il logo ufficiale dell'Anno santo. Il materiale utilizzato è composto, in parte, da tessuti e oggetti riciclati da materiale usato per il Giubileo straordinario della Misericordia, nel 2016.
"L'iniziativa - spiega il Dicastero per l'Evangelizzazione - si inserisce, di fatto, tra i 'segni di speranza', verso le persone più fragili e socialmente escluse, chiesti da Papa Francesco per l'Anno giubilare nella Bolla 'Spes non confudit'.
Per sottolineare ancora di più la vicinanza del Papa alle persone detenute, infatti, il Santo Padre ha scelto di aprire eccezionalmente, il 26 dicembre prossimo, una Porta santa nel carcere di Rebibbia, a Roma". (ANSA)
Le borse, grazie a un accordo tra la Cooperativa e il Dicastero per l'Evangelizzazione (che coordina gli eventi giubilari), saranno acquistabili all'Info Point ufficiale del Giubileo, in via della Conciliazione, e su ogni prodotto sarà apposto il logo ufficiale dell'Anno santo. Il materiale utilizzato è composto, in parte, da tessuti e oggetti riciclati da materiale usato per il Giubileo straordinario della Misericordia, nel 2016.
"L'iniziativa - spiega il Dicastero per l'Evangelizzazione - si inserisce, di fatto, tra i 'segni di speranza', verso le persone più fragili e socialmente escluse, chiesti da Papa Francesco per l'Anno giubilare nella Bolla 'Spes non confudit'.
Per sottolineare ancora di più la vicinanza del Papa alle persone detenute, infatti, il Santo Padre ha scelto di aprire eccezionalmente, il 26 dicembre prossimo, una Porta santa nel carcere di Rebibbia, a Roma". (ANSA)