Le classi della Scuola Secondaria di Primo Grado “Rocca Bovio Palumbo” incontrano l’Arma dei Carabinieri
Attraverso il dialogo ed il confronto, i carabinieri hanno condotto i ragazzi a definire il concetto di legalità e a farlo proprio,
giovedì 1 febbraio 2024
7.00
Il 30 gennaio , presso la Scuola Secondaria di Primo Grado ad indirizzo musicale "Rocca Bovio Palumbo", ha preso il via una serie di incontri didattici a cura dell'Arma dei Carabinieri di Trani sul tema della cultura della legalità. Il maggiore Pasqualino Trotta ed il maresciallo Alessandro Salvino, accolti dal Dirigente Scolastico, professor Giovanni Cassanelli, hanno incontrato alcune classi terze, cui seguiranno, nei prossimi giorni, altre classi di ambedue i plessi della scuola.
Attraverso il dialogo ed il confronto, i carabinieri hanno condotto i ragazzi a definire il concetto di legalità e a farlo proprio, dimostrando il legame tra il rispetto delle regole e la garanzia dei diritti inviolabili dell'uomo sanciti in primis dalla nostra Costituzione. L'Arma dei Carabinieri, insieme alle altre Forze Armate italiane, si pone proprio a difesa e a garanzia di tali diritti.
Dopo un excursus sulla storia dell'Arma, che ha incuriosito gli studenti con dettagli quali l'etimo del nome "Carabinieri" (derivato dal nome della carabina in uso presso l'esercito sabaudo), i relatori hanno risposto a diverse domande relative alla possibilità di accedere all'Arma in futuro, insistendo sull'importanza dello studio al fine di acquisire una solida cultura generale, propedeutica al superamento del concorso pubblico e alla successiva formazione.
Si sono quindi approfondite tematiche vicine al vissuto dei ragazzi, quali il rapporto col web, il bullismo ed il cyberbullismo, e l'uso di sostanze stupefacenti. Le nuove tecnologie ed internet sono stati presentati come strumenti fondamentali e grandi opportunità, da utilizzare, tuttavia, con senso di responsabilità e grande attenzione. Solo un uso consapevole degli strumenti tecnologici può porre al riparo da rischi quali il furto di identità, l'adescamento in chat, il sexting, ecc. I ragazzi devono proteggere la propria privacy e riflettere attentamente prima di postare o condividere qualsiasi contenuto, e devono avere la consapevolezza che ciò che finisce in rete è potenzialmente virale e di durata permanente nel tempo.
Un ringraziamento sentito va dunque all'Arma dei Carabinieri per la consueta disponibilità dimostrata e per la professionalità con cui accompagna la scuola nel difficile compito di educare le nuove generazioni, prevenendo le diverse situazioni di rischio che caratterizzano la società in cui viviamo.
Attraverso il dialogo ed il confronto, i carabinieri hanno condotto i ragazzi a definire il concetto di legalità e a farlo proprio, dimostrando il legame tra il rispetto delle regole e la garanzia dei diritti inviolabili dell'uomo sanciti in primis dalla nostra Costituzione. L'Arma dei Carabinieri, insieme alle altre Forze Armate italiane, si pone proprio a difesa e a garanzia di tali diritti.
Dopo un excursus sulla storia dell'Arma, che ha incuriosito gli studenti con dettagli quali l'etimo del nome "Carabinieri" (derivato dal nome della carabina in uso presso l'esercito sabaudo), i relatori hanno risposto a diverse domande relative alla possibilità di accedere all'Arma in futuro, insistendo sull'importanza dello studio al fine di acquisire una solida cultura generale, propedeutica al superamento del concorso pubblico e alla successiva formazione.
Si sono quindi approfondite tematiche vicine al vissuto dei ragazzi, quali il rapporto col web, il bullismo ed il cyberbullismo, e l'uso di sostanze stupefacenti. Le nuove tecnologie ed internet sono stati presentati come strumenti fondamentali e grandi opportunità, da utilizzare, tuttavia, con senso di responsabilità e grande attenzione. Solo un uso consapevole degli strumenti tecnologici può porre al riparo da rischi quali il furto di identità, l'adescamento in chat, il sexting, ecc. I ragazzi devono proteggere la propria privacy e riflettere attentamente prima di postare o condividere qualsiasi contenuto, e devono avere la consapevolezza che ciò che finisce in rete è potenzialmente virale e di durata permanente nel tempo.
Un ringraziamento sentito va dunque all'Arma dei Carabinieri per la consueta disponibilità dimostrata e per la professionalità con cui accompagna la scuola nel difficile compito di educare le nuove generazioni, prevenendo le diverse situazioni di rischio che caratterizzano la società in cui viviamo.