Le piste ciclabili, un’esigenza di molti. Una questione di turismo e sicurezza

«C’è stato un esperimento tentato in zona Capirro. Un esperimento fallito»

venerdì 30 giugno 2006
Sono spesso comparse prepotentemente nei programmi elettorali dei vari candidati all'amministrazione della cosa pubblica tranese. Quando se ne sentiva parlare si è sempre detto: "Finalmente, era ora".
Poi, come d'incanto, anzi, come per un brutto incantesimo immobilizzante, l'ipotesi d'istituire piste ciclabili degne di questo nome, si è sempre infranta contro il muro del "vorrei, ma non posso", dei costi, e di fregnacce varie. Si dirà:" Vabbè, pensiamo a tenere almeno le strade in ordine, senza buche e buchette varie; alle piste ciclabili si penserà poi". E di poi in poi, di anno in anno, le piste non si sono viste mai.
C'è stato un esperimento tentato in zona Capirro, sulla strada adiacente la nuova sede dello Sporting e che porta a Via Corato. Ma è un tentativo miseramente fallito, poiché sulle piste sono cresciute erbacce, che nessuno si è degnato di rimuovere e soprattutto, genialità di chi ci governava in quel periodo, solo in un secondo momento, rispetto alla realizzazione delle stesse, si sono operati allacciamenti e modifiche varie che hanno provocato il dannoso "rialzo", con piccole cunette, ogni venti metri circa, d'asfalto, per cui i ciclisti, per evitare sonore botte nel deretano, non utilizzano minimamente quelle cosiddette piste.
Ora, tornando al tema che contraddistingue questa serie di articoli, e cioè al settore turistico tranese che si vuol veramente rilanciare con piccoli e grandi interventi concreti, bisogna assolutamente realizzare piste ciclabili, dove possibile, per favorire quella gradevole permanenza dei turisti in città, col noleggio di bici, gustando ancor meglio il fascino di Trani. Dalla redazione di Traniweb chi scrive rivolge un appello alla associazioni sportive locali impegnate nella promozione del ciclismo e di riflesso della città stessa, nell'attivarsi al più presto e nell'unirsi alle nostre segnalazioni in tal senso, perché si vadano a realizzare piste ciclabili, non solo per una questione di mero ritorno turistico, ma anche per una maggior sicurezza di tutti noi e dei nostri ragazzi, dal momento che in bicicletta si è costretti a subire costantemente le varie insidie del traffico.
Giovanni Ronco