Legambiente e la capitozzatura, una pratica ormai sconsigliata
Se n'è parlato ieri con l'arboricoltore Robottini
sabato 22 aprile 2023
8.40
Nella giornata di ieri, Legambiente ha organizzato un evento all'ex Ospedaletto di Trani, per parlare dell'area verde urbana. L'incontro è stato tenuto da Carlo Massimo Rabottini, un arboricoltore nonché ricercatore e laureato in agraria. Lo studioso Rabottini, dopo le parole incoraggianti del vicesindaco, il quale ha sottolineato il lavoro del comune riguardante la cura delle zone verdi, ha dato un'infarinatura generale su come capire, curare e non trascurare un albero; entrando nel dettaglio della vicenda, ha mostrato, con l'aiuto di alcune immagini, le possibili soluzioni per risolvere i problemi, presenti solo in alcune zone tranesi, come il crollo di alberi per una cattiva cura di un albero o le radici sull'asfalto, in grado di creare danni ad un automobile o la caduta di un passante, con successiva denuncia al comune.
La causa principale di un problema "verde" potrebbe essere, spiega Rabottini, il taglio a capitozzo, cioè una pratica di potatura, ritenuta illegale nel 2020, con la quale viene estirpata il cinquanta percento di rami e foglie. A testimonianza di ciò alcune immagini che mostrano i lavori svolti nei Comuni con gravi problematiche di gestione di alberi pubblici, risolti grazie ad un cemento in polipropilene in grado di coprire le radici senza causare danni e ai risultati di analisi che dimostravano quanto, un albero ai nostri occhi in bilico, fosse invece ancora stabile per molti anni.
La causa principale di un problema "verde" potrebbe essere, spiega Rabottini, il taglio a capitozzo, cioè una pratica di potatura, ritenuta illegale nel 2020, con la quale viene estirpata il cinquanta percento di rami e foglie. A testimonianza di ciò alcune immagini che mostrano i lavori svolti nei Comuni con gravi problematiche di gestione di alberi pubblici, risolti grazie ad un cemento in polipropilene in grado di coprire le radici senza causare danni e ai risultati di analisi che dimostravano quanto, un albero ai nostri occhi in bilico, fosse invece ancora stabile per molti anni.