Leo Club con AIRC contro i tumori infantili
A Trani appuntamento il 19 novembre in piazza della Repubblica. Cinquemila ragazzi in piazza
mercoledì 15 novembre 2006
16.52
5.000 ragazzi dei Leo Club scendono in campo a fianco di AIRC per sostenere la ricerca sui tumori infantili. I Leo Club Italiani si sono impegnati a raccogliere, nell'arco di un anno, 143.000 euro da destinare ad AIRC a sostegno del Progetto Interregionale Pediatrico attraverso appuntamenti e manifestazioni su tutto il territorio italiano. E già da domenica 19 novembre – in occasione della Giornata per la Ricerca sul Cancro di AIRC – i giovani Leo saranno in oltre 500 piazze per distribuire i tradizionali pandorini natalizi.
L'appuntamento a Trani è in piazza della Repubblica dalle ore 9.00 alle ore 13.00
Il Progetto Interregionale Pediatrico triennale, partito nel 2005, coinvolge due "cordate" di ricercatori - il meglio dell'oncologia pediatrica italiana - impegnate nello studio e nella cura di due forme rare e ancora resistenti alle cure di tumore cerebrale infantile: il medulloblastoma e l'ependimoma. I risultati sono già concreti: per quanto riguarda gli studi sugli ependimomi, la ricerca è giunta a comprendere il perché ogni paziente risponde in maniera differente alle cure, base necessaria per poter elaborare nuove terapie. In particolare, lo studio coordinato dalla dottoressa Maura Massimino dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha identificato alcuni i geni che, se attivi, rappresentano una probabile causa di sviluppo del tumore. La scoperta permette di identificare farmaci mirati che andranno a colpire solo i geni responsabili dell'ependimoma.
Sul fronte del medulloblastoma, è attualmente in fase di sperimentazione un nuovo farmaco "intelligente" in grado di bloccare il meccanismo che porta la cellula malata a dare corso al tumore. "Tutti i farmaci per l'oncologia pediatrica rientrano in ultima analisi nella categoria dei Farmaci Orfani – sostiene Andrea Pession, ricercatore presso la Clinica Pediatrica dell'Università di Bologna che fa parte della "cordata" condotta da Achille Iolascon del CEINGE di Napoli – ovvero quei farmaci destinati a patologie rare e non ancora curabili. Per questi motivi, il costo dello sviluppo dei farmaci è molo alto e sono pochi gli investioriche ritengono doveroso svilupparli. AIRC è uno di questi".
E' proprio sulla scia dei traguardi già raggiunti e di quelli che si prospettano all'orizzonte che il Progetto Interregionale Pediatrico deve giungere al suo terzo e ultimo ciclo di lavoro. Ed è per questo che AIRC ringrazia i giovani volontari Leo Club e tutti coloro che, nel corso dei prossimi mesi, partecipando alle iniziative AIRC risponderanno a un invito irrinunciabile: eliminare il cancro dalla vita dei bambini.
L'appuntamento a Trani è in piazza della Repubblica dalle ore 9.00 alle ore 13.00
Il Progetto Interregionale Pediatrico triennale, partito nel 2005, coinvolge due "cordate" di ricercatori - il meglio dell'oncologia pediatrica italiana - impegnate nello studio e nella cura di due forme rare e ancora resistenti alle cure di tumore cerebrale infantile: il medulloblastoma e l'ependimoma. I risultati sono già concreti: per quanto riguarda gli studi sugli ependimomi, la ricerca è giunta a comprendere il perché ogni paziente risponde in maniera differente alle cure, base necessaria per poter elaborare nuove terapie. In particolare, lo studio coordinato dalla dottoressa Maura Massimino dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha identificato alcuni i geni che, se attivi, rappresentano una probabile causa di sviluppo del tumore. La scoperta permette di identificare farmaci mirati che andranno a colpire solo i geni responsabili dell'ependimoma.
Sul fronte del medulloblastoma, è attualmente in fase di sperimentazione un nuovo farmaco "intelligente" in grado di bloccare il meccanismo che porta la cellula malata a dare corso al tumore. "Tutti i farmaci per l'oncologia pediatrica rientrano in ultima analisi nella categoria dei Farmaci Orfani – sostiene Andrea Pession, ricercatore presso la Clinica Pediatrica dell'Università di Bologna che fa parte della "cordata" condotta da Achille Iolascon del CEINGE di Napoli – ovvero quei farmaci destinati a patologie rare e non ancora curabili. Per questi motivi, il costo dello sviluppo dei farmaci è molo alto e sono pochi gli investioriche ritengono doveroso svilupparli. AIRC è uno di questi".
E' proprio sulla scia dei traguardi già raggiunti e di quelli che si prospettano all'orizzonte che il Progetto Interregionale Pediatrico deve giungere al suo terzo e ultimo ciclo di lavoro. Ed è per questo che AIRC ringrazia i giovani volontari Leo Club e tutti coloro che, nel corso dei prossimi mesi, partecipando alle iniziative AIRC risponderanno a un invito irrinunciabile: eliminare il cancro dalla vita dei bambini.