Libera nei quartieri, prossimo ospite don Geremia Acri
L'appuntamento venerdì prossimo presso la chiesa di San Giuseppe
giovedì 27 febbraio 2020
6.22
Libera nei quartieri" è un breve ciclo di incontri che il Presidio cittadino di Libera ha organizzato per affrontare tematiche relative ai fenomeni criminali, agli effetti della loro presenza, diffusione e radicamento sui territori, e agli anticorpi che la società civile può sviluppare per difendersi.
Un ciclo itinerante nelle parrocchie di diversi quartieri della città per consentire a tante e tanti di partecipare, e per avviare il cammino preparativo verso il 21 marzo, la Giornata nazionale della Memoria e dell'Impegno istituita da Libera per ricordare ogni anno le vittime innocenti delle mafie.
Dopo gli incontri con il Dott. Drago, ex Procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, e con Emma Barbaro, giornalista da tempo impegnata nel lavoro di inchiesta sui fenomeni criminali, venerdì 28 febbraio sarà la volta di Don Geremia Acri.
Don Geremia è responsabile della casa di accoglienza Santa Maria Goretti e dell'ufficio Migrantes della diocesi di Andria che gestisce il progetto SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) su un bene confiscato alla mafia. Per anni abbandonata al degrado e all'incuria, oggetto di atti vandalici, la struttura oggi, in seguito alla partecipazione al bando "Libera il bene" della Regione Puglia, è diventata un centro di accoglienza e integrazione che ospita immigrati di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Parleremo dunque dell'importanza del riuso sociale dei beni confiscati alle mafie, di come la legge che lo sancisce – la 109/96 – attivamente promossa da Libera, rappresenti uno strumento prezioso per restituire alla collettività ciò che le è stato indebitamente sottratto.
Insieme a quella di don Geremia ci saranno anche altre testimonianze di chi gestisce beni confiscati facendoli diventare uno strumento di propulsione sociale ed economica per i territori sui quali insistono.
Appuntamento dunque a venerdì 28 febbraio alle ore 20,00 nella parrocchia di San Giuseppe, in via De Robertis 71.
Un ciclo itinerante nelle parrocchie di diversi quartieri della città per consentire a tante e tanti di partecipare, e per avviare il cammino preparativo verso il 21 marzo, la Giornata nazionale della Memoria e dell'Impegno istituita da Libera per ricordare ogni anno le vittime innocenti delle mafie.
Dopo gli incontri con il Dott. Drago, ex Procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, e con Emma Barbaro, giornalista da tempo impegnata nel lavoro di inchiesta sui fenomeni criminali, venerdì 28 febbraio sarà la volta di Don Geremia Acri.
Don Geremia è responsabile della casa di accoglienza Santa Maria Goretti e dell'ufficio Migrantes della diocesi di Andria che gestisce il progetto SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) su un bene confiscato alla mafia. Per anni abbandonata al degrado e all'incuria, oggetto di atti vandalici, la struttura oggi, in seguito alla partecipazione al bando "Libera il bene" della Regione Puglia, è diventata un centro di accoglienza e integrazione che ospita immigrati di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Parleremo dunque dell'importanza del riuso sociale dei beni confiscati alle mafie, di come la legge che lo sancisce – la 109/96 – attivamente promossa da Libera, rappresenti uno strumento prezioso per restituire alla collettività ciò che le è stato indebitamente sottratto.
Insieme a quella di don Geremia ci saranno anche altre testimonianze di chi gestisce beni confiscati facendoli diventare uno strumento di propulsione sociale ed economica per i territori sui quali insistono.
Appuntamento dunque a venerdì 28 febbraio alle ore 20,00 nella parrocchia di San Giuseppe, in via De Robertis 71.