Lite con un Vigile, il consigliere Gagliardi rinviato a giudizio
Arriva la conclusione delle indagini preliminari, i fatti risalenti all'ottobre 2012
venerdì 9 gennaio 2015
10.16
È stato rinviato a giudizio con l'accusa di resistenza a Pubblico Ufficiale e per "aver offeso l'onore e il prestigio dell'agente di Polizia Municipale, Domenico Pistillo", il consigliere comunale Riccardo Gagliardi.
È quanto deciso dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Trani, Antonio Savasta, a seguito delle indagini preliminari riguardanti i fatti avvenuti nell'ottobre del 2012, quando il consigliere comunale fu accusato di aver "aggredito verbalmente" un vigile all'uscita di una scuola di via Tasselgardo. Insieme a lui, sarà costretta a comparire davanti al Giudice Monocratico del Tribunale di Trani anche la moglie di Gagliardi, che secondo quanto riscontrabile dalle carte, all'agente che le intimò di spostare l'auto perché intralciava il traffico rispose: «Non mi interessa di quello che lei ordina, io vado di fretta e sta per uscire mio figlio da scuola».
Da ciò scaturì la discussione e l'intervento di Gagliardi che, da quanto emergerebbe dal racconto del Vigile, lo avrebbe aggredito verbalmente con fare minaccioso. Una discussione che portò l'agente prima al Pronto Soccorso, dove gli fu diagnosticato uno stato ansioso reattivo e due giorni di prognosi, e poi in procura per denunciare quanto avvenuto.
È quanto deciso dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Trani, Antonio Savasta, a seguito delle indagini preliminari riguardanti i fatti avvenuti nell'ottobre del 2012, quando il consigliere comunale fu accusato di aver "aggredito verbalmente" un vigile all'uscita di una scuola di via Tasselgardo. Insieme a lui, sarà costretta a comparire davanti al Giudice Monocratico del Tribunale di Trani anche la moglie di Gagliardi, che secondo quanto riscontrabile dalle carte, all'agente che le intimò di spostare l'auto perché intralciava il traffico rispose: «Non mi interessa di quello che lei ordina, io vado di fretta e sta per uscire mio figlio da scuola».
Da ciò scaturì la discussione e l'intervento di Gagliardi che, da quanto emergerebbe dal racconto del Vigile, lo avrebbe aggredito verbalmente con fare minaccioso. Una discussione che portò l'agente prima al Pronto Soccorso, dove gli fu diagnosticato uno stato ansioso reattivo e due giorni di prognosi, e poi in procura per denunciare quanto avvenuto.