ll 16 marzo 1978 veniva rapito Aldo Moro: il suo nome è legato a Trani indissolubilmente
Aveva anche inaugurato l'ospedale San Nicola Pellegrino e sostenuto la politica e l'imprenditoria locale
giovedì 16 marzo 2023
19.49
Avere intitolato una delle arterie principali della città ad Aldo Moro non è stato semplicemente un ossequio a uno degli statisti più pregiati che il nostro Paese abbia avuto, ma l'omaggio diretto di una Città con cui Moro ha avuto legame di grande affetto e consuetudine.
I rapporti con la politica locale e gli esponenti della Democrazia Cristiana si sono consolidati nel tempo in rapporti di profonda stima e amicizia a partire da quello col Sindaco Antonietta Talamo, ma anche con l' avvocato Angelo Pastore, don Riccardo Barbera e diversi altri .
È d'obbligo pertanto ricordare un giorno tragico come l'anniversario del rapimento di Aldo Moro, quel 16 marzo ricordato come la strage di via Fani, nella quale furono brutalmente uccisi gli uomini della sua scorta e a a seguito della quale, cinquantacinque giorni dopo, venne ucciso anche lui, a soli 61 anni. Uno dei più efferati episodi della storia della Repubblica.
Aldo Moro, dalle origini pugliesi e titolare di cattedra nella facoltà di giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bari, era spesso a Trani e teneva a dare il suo supporto alla politica e all'imprenditoria locale, incentivava nuove attività, ne stimolava attivamente lo sviluppo e la promozione, comprendendo bene le potenzialità delle cave di pietra e dell'artigianato locale ( e pubblichiamo la bella foto in cui la dottoressa Talamo gli fa dono di una splendida tarsia del maestro Andrea Gusmai) e spingendo alla valorizzazione delle eccellenze locali.
Aldo Moro avevo ottenuto nel 1941 la libera docenza in filosofia del diritto e politica coloniale l'anno successivo la cattedra di diritto penale:da subito si rivelò per i suoi studenti un punto di riferimento umano e non solo accademico:e Aldo Moro, che amava tanto stare tra i suoi studenti, aveva dichiarato che il suo vero lavoro era quello di insegnare e la politica veniva dopo.
Sarebbe bello che da Trani nascesse l'idea di creare e dedicargli una scuola di politica destinata ai giovani e ispirata ai suoi principi di integrità e di dedizione al pubblico servizio.
I rapporti con la politica locale e gli esponenti della Democrazia Cristiana si sono consolidati nel tempo in rapporti di profonda stima e amicizia a partire da quello col Sindaco Antonietta Talamo, ma anche con l' avvocato Angelo Pastore, don Riccardo Barbera e diversi altri .
È d'obbligo pertanto ricordare un giorno tragico come l'anniversario del rapimento di Aldo Moro, quel 16 marzo ricordato come la strage di via Fani, nella quale furono brutalmente uccisi gli uomini della sua scorta e a a seguito della quale, cinquantacinque giorni dopo, venne ucciso anche lui, a soli 61 anni. Uno dei più efferati episodi della storia della Repubblica.
Aldo Moro, dalle origini pugliesi e titolare di cattedra nella facoltà di giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bari, era spesso a Trani e teneva a dare il suo supporto alla politica e all'imprenditoria locale, incentivava nuove attività, ne stimolava attivamente lo sviluppo e la promozione, comprendendo bene le potenzialità delle cave di pietra e dell'artigianato locale ( e pubblichiamo la bella foto in cui la dottoressa Talamo gli fa dono di una splendida tarsia del maestro Andrea Gusmai) e spingendo alla valorizzazione delle eccellenze locali.
Aldo Moro avevo ottenuto nel 1941 la libera docenza in filosofia del diritto e politica coloniale l'anno successivo la cattedra di diritto penale:da subito si rivelò per i suoi studenti un punto di riferimento umano e non solo accademico:e Aldo Moro, che amava tanto stare tra i suoi studenti, aveva dichiarato che il suo vero lavoro era quello di insegnare e la politica veniva dopo.
Sarebbe bello che da Trani nascesse l'idea di creare e dedicargli una scuola di politica destinata ai giovani e ispirata ai suoi principi di integrità e di dedizione al pubblico servizio.