"ll Boscost’orto": emozione e coinvolgimento nell'incontro tra Ivan Fantini e gli studenti dell’Alberghiero di Trani
Evento nell'ambito del progetto “Ortografia: rassegna letteraria del cibo buono”, realizzato dal gruppo della Biblioteca Scolastica e la Cooperativa Hub Porta Nova
domenica 19 novembre 2023
9.10
Particolare interesse e coinvolgimento ha riscontrato l'incontro con Ivan Fantini, cuoco "eterodosso e dimissionario", agricoltore e scrittore, svoltosi il 16 novembre presso l'Istituto "A. Moro" di Trani.
L'evento rientra nell'ambito del progetto "Ortografia: rassegna letteraria del cibo buono", realizzato dal gruppo della Biblioteca Scolastica, in collaborazione con la Cooperativa di Comunità Hub Porta Nova.
Dopo i saluti iniziali del dirigente scolastico, Ivan ha potuto parlare di sé attraverso alcune domande poste dai docenti e dagli studenti.
«Ho liberato il mio tempo e da sette anni vivo del dono dell'abbandono, recuperando frutta, ortaggi e altri ingredienti che, altrimenti, sarebbero destinati a marcire e li rimetto in circolo attraverso un sistema virtuoso di baratto, condivisione e socialità»: ha sintetizzato così il cambiamento della sua vita che, dopo una lunga permanenza nel mondo della gastronomia, gli ha permesso di riconciliarsi con se stesso e con il mondo.
Questo stile di vita ecosostenibile è stato raccontato attraverso la visione del film-documentario "Cosa c'è di strano in tutto questo?", in cui lo Chef (che non ha mai amato farsi chiamare così) Ivan Fantini giunto al culmine del successo personale decide di mollare tutto per ritirarsi sulle colline
romagnole e continuare la sua attività dedicandosi ad una cucina di recupero di prodotti destinati all'abbandono.
E' nata così l'esperienza originale di Boscost'orto: l'orto, nato dal disboscamento di un bosco inclinato e terrazzato, da cui provengono prodotti che gli permettono un' autosufficienza
alimentare, e che trasforma in "etichette" delle sue marmellate e conserve preparate con "frutta e ortaggi trovati, abbandonati e scartati".
Prendono così vita piatti semplici ma curati, che non vogliono stupire, ma far vivere momento di socialità.
Oltre al tema della lotta agli sprechi alimentari, è stata sottolineata l'importanza del rapporto umano che si manifesta anche attraverso l'antica pratica del baratto. Il motto di Fantini a questo proposito è: «Prendete quel che volete, mettete quel che potete», frase apparentemente semplice, ma
rivoluzionaria con cui un piatto diventa un'occasione per far dialogare le persone.
L'esperienza di Fantini mostra che un altro mondo è possibile, e questo ha offerto a tutti i presenti molti spunti di riflessione.
A conclusione dell'evento, in linea con i concetti di condivisione e socialità di cui si è parlato, tutti i partecipanti hanno potuto gustare marmellate, succhi di frutta preparati dal cuoco.
Ivan ha poi partecipato alle attività laboratoriali di cucina senza sprechi con la classe 5A dell'Istituto Alberghiero in cui sono stati lavorati alimenti di scarto per allestire un buffet aperitivo per i volontari del progetto "Solidarity Coin".
Con questi cicli di incontri con professionisti del settore, l'Istituto Alberghiero vuole fare un passo in più nell'essere agenzia istituzionale che educa e forma i giovani.
L'evento rientra nell'ambito del progetto "Ortografia: rassegna letteraria del cibo buono", realizzato dal gruppo della Biblioteca Scolastica, in collaborazione con la Cooperativa di Comunità Hub Porta Nova.
Dopo i saluti iniziali del dirigente scolastico, Ivan ha potuto parlare di sé attraverso alcune domande poste dai docenti e dagli studenti.
«Ho liberato il mio tempo e da sette anni vivo del dono dell'abbandono, recuperando frutta, ortaggi e altri ingredienti che, altrimenti, sarebbero destinati a marcire e li rimetto in circolo attraverso un sistema virtuoso di baratto, condivisione e socialità»: ha sintetizzato così il cambiamento della sua vita che, dopo una lunga permanenza nel mondo della gastronomia, gli ha permesso di riconciliarsi con se stesso e con il mondo.
Questo stile di vita ecosostenibile è stato raccontato attraverso la visione del film-documentario "Cosa c'è di strano in tutto questo?", in cui lo Chef (che non ha mai amato farsi chiamare così) Ivan Fantini giunto al culmine del successo personale decide di mollare tutto per ritirarsi sulle colline
romagnole e continuare la sua attività dedicandosi ad una cucina di recupero di prodotti destinati all'abbandono.
E' nata così l'esperienza originale di Boscost'orto: l'orto, nato dal disboscamento di un bosco inclinato e terrazzato, da cui provengono prodotti che gli permettono un' autosufficienza
alimentare, e che trasforma in "etichette" delle sue marmellate e conserve preparate con "frutta e ortaggi trovati, abbandonati e scartati".
Prendono così vita piatti semplici ma curati, che non vogliono stupire, ma far vivere momento di socialità.
Oltre al tema della lotta agli sprechi alimentari, è stata sottolineata l'importanza del rapporto umano che si manifesta anche attraverso l'antica pratica del baratto. Il motto di Fantini a questo proposito è: «Prendete quel che volete, mettete quel che potete», frase apparentemente semplice, ma
rivoluzionaria con cui un piatto diventa un'occasione per far dialogare le persone.
L'esperienza di Fantini mostra che un altro mondo è possibile, e questo ha offerto a tutti i presenti molti spunti di riflessione.
A conclusione dell'evento, in linea con i concetti di condivisione e socialità di cui si è parlato, tutti i partecipanti hanno potuto gustare marmellate, succhi di frutta preparati dal cuoco.
Ivan ha poi partecipato alle attività laboratoriali di cucina senza sprechi con la classe 5A dell'Istituto Alberghiero in cui sono stati lavorati alimenti di scarto per allestire un buffet aperitivo per i volontari del progetto "Solidarity Coin".
Con questi cicli di incontri con professionisti del settore, l'Istituto Alberghiero vuole fare un passo in più nell'essere agenzia istituzionale che educa e forma i giovani.