ll dialetto siamo noi! Gli auguri di Francesco Pansitta e l'amore per la poesia
La dedica alla Madonna Addolorata e la gioia per il festival dei dialetti a Trani
sabato 8 aprile 2023
10.24
La sua verve, la sua "gioia artistica" Francesco Pansitta la trasmette ogni giorno dal bancone del bar di cui è titolare e con la quale trasmette buon umore insieme alle colazioni.
Dopo averlo visto esibirsi nei panni dell' indimenticato Leone di Lernia a Tali e Quali Show, ci preannuncia novità ancora top secret, e nel frattempo, con la Città ieri reduce dalla processione della Madonna Addolorata, tira fuori dal bancone un faldone pesantissimo, sempre a portata di mano per condividere l'umanità che trasmette attraverso la scrittura in dialetto, traboccante delle sue poesie, piene di sentimento, ironia, fede e del suo grandissimo amore per Trani.
Eh già, perché le poesie di Francesco sono tutte rigorosamente in dialetto: e l'occasione degli auguri di Pasqua sono utili per manifestare tutta la sua soddisfazione per il festival dei dialetti tranesi ideato da Giuseppe Isim L'Aurora con la collaborazione del teatro Mimesis .
Quenn la Madonn se retaire te sind manchè u respeire ...è dou lacreme t' ascennene soupe au veise: che dire? come potrebbe essere descritta meglio l'atmosfera del rientro della Madonna Addolorata dopo aver visitato il sepolcro di suo Figlio nelle chiese di Trani, al rientro nella chiesa di Santa Teresa?".
"Mi hanno riferito che stanno arrivando per il festival dei dialetti - ci dice Francesco con soddisfazione - poesie da tutta la Puglia, e io ne ho mandate cinque, il massimo consentito, una per ogni argomento!".
E con la sua irrefrenabile simpatia, mentre augura a tutti a modo suo una buona Pasqua, con la raccomandazione di non esagerare a tavola, auguriamo al Festival dei dialetti di realizzare tante edizioni per ospitare le oltre cinquecento poesie che Francesco negli anni ha scritto - e che sicuramente ancora scriverà; ma anche per quei tantissimi Tranesi che si dilettano a esprimere i propri sentimenti in questa lingua che è necessario non dimenticare.
Dopo averlo visto esibirsi nei panni dell' indimenticato Leone di Lernia a Tali e Quali Show, ci preannuncia novità ancora top secret, e nel frattempo, con la Città ieri reduce dalla processione della Madonna Addolorata, tira fuori dal bancone un faldone pesantissimo, sempre a portata di mano per condividere l'umanità che trasmette attraverso la scrittura in dialetto, traboccante delle sue poesie, piene di sentimento, ironia, fede e del suo grandissimo amore per Trani.
Eh già, perché le poesie di Francesco sono tutte rigorosamente in dialetto: e l'occasione degli auguri di Pasqua sono utili per manifestare tutta la sua soddisfazione per il festival dei dialetti tranesi ideato da Giuseppe Isim L'Aurora con la collaborazione del teatro Mimesis .
Quenn la Madonn se retaire te sind manchè u respeire ...è dou lacreme t' ascennene soupe au veise: che dire? come potrebbe essere descritta meglio l'atmosfera del rientro della Madonna Addolorata dopo aver visitato il sepolcro di suo Figlio nelle chiese di Trani, al rientro nella chiesa di Santa Teresa?".
"Mi hanno riferito che stanno arrivando per il festival dei dialetti - ci dice Francesco con soddisfazione - poesie da tutta la Puglia, e io ne ho mandate cinque, il massimo consentito, una per ogni argomento!".
E con la sua irrefrenabile simpatia, mentre augura a tutti a modo suo una buona Pasqua, con la raccomandazione di non esagerare a tavola, auguriamo al Festival dei dialetti di realizzare tante edizioni per ospitare le oltre cinquecento poesie che Francesco negli anni ha scritto - e che sicuramente ancora scriverà; ma anche per quei tantissimi Tranesi che si dilettano a esprimere i propri sentimenti in questa lingua che è necessario non dimenticare.