Il Vescovo ai maturandi: "Non siete contenitori da riempire ma una risorsa per l'intera comunità"
Monsignor d'Ascenzo ha inviato una lettera augurale ai giovani alla vigilia degli esami di maturità
martedì 20 giugno 2023
7.52
«Cari ragazzi e ragazze, il giorno della maturità! Un momento di grande impegno e responsabilità, non solo nello studio, ma soprattutto nel grande sogno della vostra vita.
Queste settimane sono per voi un momento importante, in cui siete chiamati a dare prova che il percorso che vi ha portati a crescere tra i banchi di scuola, non è stato vano.
A gioire con voi sono i docenti e la comunità educante, perché in voi vedono il percorso dell'Istruzione scolastica impegnativo ma bello. Tante ore di spiegazioni, interrogazioni, verifiche, confronti e aggiornamenti, a volte faticosi, ora porteranno i loro frutti.
In questi cinque anni di scuola i vostri insegnanti vi hanno accompagnato nella crescita e nella responsabilità a confrontarvi con una realtà che chiede il vostro contributo di uomini e donne nel migliorare sempre più la società secondo i valori della buona educazione e della responsabilità. Siate grati, sempre, a coloro che hanno speso tempo, energia, entusiasmo e fatica per la vostra crescita.
A gioire con voi sono i vostri genitori, perché vedono maturare il frutto del loro amore. Sono proprio loro che in queste settimane sperimenteranno che siete diventati uomini e donne che iniziano a decidere sul proprio futuro e la propria vita. Anche loro si sono sacrificati tanto per permettervi di portare a termine il ciclo di studi con serenità, non facendovi mancare nulla, soprattutto la loro costante presenza, accompagnandovi nei momenti di gioia e di soddisfazione, ma anche nei momenti di sconforto e di delusione. A loro siate grati e riconoscenti.
A gioire con voi ci sono anche io, a nome di tutta la comunità ecclesiale.
Parallelamente al cammino scolastico avete anche vissuto momenti belli nei percorsi ecclesiali, in parrocchia, nelle associazioni religiose, dimostrando che non siete soltanto "contenitori da riempire", ma risorsa importante per la comunità intera.
Nei mesi scorsi, in occasione della visita alle scuole, che desidero continuare nel prossimo anno scolastico, ho ascoltato il vostro desiderio di essere parte attiva nella chiesa.
Insieme ai miei confratelli sacerdoti, ascolto la vostra richiesta e, come ci insegna don Lorenzo Milani – quest'anno è il centenario della nascita prendo a cuore, I Care, i vostri desideri e le vostre richieste.
Voi giovani siete una risorsa di freschezza e di gioia, di entusiasmo e di sfida, in un mondo che viaggia sempre più verso l'isolamento e l'egocentrismo che distruggono ogni buona relazione.
In queste settimane dei tanto attesi esami di maturità date prova a tutti della vostra forza dirompente e disarmante, della vostra gioia di cambiare in meglio il mondo e la società, tenendo sempre a cuore i valori belli di cui l'umanità ha bisogno.
Nell'incontro con molti di voi, ho sentito ripetere spesso la canzone "Supereroi" e ho notato, con commozione, come avete cantato le parole che l'artista ha usato nel testo: "Siamo angeli con un'ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l'uno accanto all'altro".
Soltanto se uniamo le forze, e voi giovani ne avete tante, possiamo insieme cambiare il mondo rigettando quegli atteggiamenti che sono alla base dei conflitti, delle guerre tra noi e tra i popoli, e potremmo costruire un mondo fondato sulla fratellanza e sull'amore vicendevole.
Auguri a tutti voi! Vi affido alla Divina Sapienza, perché diriga il vostro cuore a cercare sempre il bene e il bello che c'è in ciascuno di voi, immagine e somiglianza di Dio".
Queste settimane sono per voi un momento importante, in cui siete chiamati a dare prova che il percorso che vi ha portati a crescere tra i banchi di scuola, non è stato vano.
A gioire con voi sono i docenti e la comunità educante, perché in voi vedono il percorso dell'Istruzione scolastica impegnativo ma bello. Tante ore di spiegazioni, interrogazioni, verifiche, confronti e aggiornamenti, a volte faticosi, ora porteranno i loro frutti.
In questi cinque anni di scuola i vostri insegnanti vi hanno accompagnato nella crescita e nella responsabilità a confrontarvi con una realtà che chiede il vostro contributo di uomini e donne nel migliorare sempre più la società secondo i valori della buona educazione e della responsabilità. Siate grati, sempre, a coloro che hanno speso tempo, energia, entusiasmo e fatica per la vostra crescita.
A gioire con voi sono i vostri genitori, perché vedono maturare il frutto del loro amore. Sono proprio loro che in queste settimane sperimenteranno che siete diventati uomini e donne che iniziano a decidere sul proprio futuro e la propria vita. Anche loro si sono sacrificati tanto per permettervi di portare a termine il ciclo di studi con serenità, non facendovi mancare nulla, soprattutto la loro costante presenza, accompagnandovi nei momenti di gioia e di soddisfazione, ma anche nei momenti di sconforto e di delusione. A loro siate grati e riconoscenti.
A gioire con voi ci sono anche io, a nome di tutta la comunità ecclesiale.
Parallelamente al cammino scolastico avete anche vissuto momenti belli nei percorsi ecclesiali, in parrocchia, nelle associazioni religiose, dimostrando che non siete soltanto "contenitori da riempire", ma risorsa importante per la comunità intera.
Nei mesi scorsi, in occasione della visita alle scuole, che desidero continuare nel prossimo anno scolastico, ho ascoltato il vostro desiderio di essere parte attiva nella chiesa.
Insieme ai miei confratelli sacerdoti, ascolto la vostra richiesta e, come ci insegna don Lorenzo Milani – quest'anno è il centenario della nascita prendo a cuore, I Care, i vostri desideri e le vostre richieste.
Voi giovani siete una risorsa di freschezza e di gioia, di entusiasmo e di sfida, in un mondo che viaggia sempre più verso l'isolamento e l'egocentrismo che distruggono ogni buona relazione.
In queste settimane dei tanto attesi esami di maturità date prova a tutti della vostra forza dirompente e disarmante, della vostra gioia di cambiare in meglio il mondo e la società, tenendo sempre a cuore i valori belli di cui l'umanità ha bisogno.
Nell'incontro con molti di voi, ho sentito ripetere spesso la canzone "Supereroi" e ho notato, con commozione, come avete cantato le parole che l'artista ha usato nel testo: "Siamo angeli con un'ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l'uno accanto all'altro".
Soltanto se uniamo le forze, e voi giovani ne avete tante, possiamo insieme cambiare il mondo rigettando quegli atteggiamenti che sono alla base dei conflitti, delle guerre tra noi e tra i popoli, e potremmo costruire un mondo fondato sulla fratellanza e sull'amore vicendevole.
Auguri a tutti voi! Vi affido alla Divina Sapienza, perché diriga il vostro cuore a cercare sempre il bene e il bello che c'è in ciascuno di voi, immagine e somiglianza di Dio".