"Ma cosa respiriamo?" Un tanfo diffuso acre e bruciato ormai dilaga da via Andria fino a Pozzo Piano

Le segnalazioni in redazione ma anche all'Arpa sono molteplici ma le risposte non arrivano

lunedì 22 luglio 2024 10.17
Nel centro storico di Trani alle 2:00 del mattino l'aria è irrespirabile: una sveglia ormai puntuale per tanti che dormono con le finestre aperte non utilizzando i condizionatori. Talvolta la sveglia arriva ancora prima, già un'ora dopo la mezzanotte, un forte odore acre proveniente da nord- nord ovest. In molti si sono abituati: si sa, l'odore, anche cattivo, è una abitudine a cui olfatto si sa abituare. Ma questo non fa che rendere ancora più grave la situazione perché è evidente che questo tempo provenga da fumi di combustione in cui viene bruciato qualcosa che sicuramente fa male a tutta la comunità dei cittadini. Le segnalazioni, mandate anche all'ARPA, arrivano da via Andria, dal lungomare, anche nella zona Pozzo Piano, all'alba, quando le strade sono vuote e il tanfo è come se fosse libero di arrivare dappertutto, come un serpente infido. La domanda è sempre più diffusa: di cosa ci stiamo avvelenando? Sappiamo tutti che nelle campagne di Trani - che sono a tutti gli effetti territorio cittadino - se ne fanno, indisturbatamente, di tutti i colori: ma tra le segnalazioni c'è anche chi dice che fumi arriverebbero "da aziende grosse sulla Andria Trani". I cittadini dovrebbero mobilitarsi, tutte insieme ma se questo avvenisse con una mobilitazione congiunta dell'amministrazione a indagare seriamente su questa situazione i risultati potrebbero essere migliori. Le segnalazioni sono sollevate da tempo ormai da Andrea Moselli, che abita nel centro storico e che ha auspicato più volte una mobilitazione generale, facendosi portavoce di tanti cittadini.