Maggioranza-dirigenti, siamo allo scontro
Sugli asili nido arriva un sì condito da polemiche
martedì 22 settembre 2009
Doveva essere una semplice ratifica di una delibera di giunta comunale per blindare il finanziamento per la realizzazione di due asili nido e del centro servizio per le famiglie. In realtà, si è trasformato in un tiro al bersaglio delle forze politiche di maggioranza nei confronti di alcuni dirigenti, in particolare del dirigente della V ripartizione, Maria Dettori. Alla fine arriva un sì unanime alla ratifica della dibera, ma anche un fermo monito dei partiti di maggioranza al gruppo di dirigenti scelti dal sindaco Tarantini: la politica non deve fare più da spettatrice alle scelte dirigenziali ma deve tornare ad avere un ruolo di indirizzo e controllo politico sui provvedimenti.
La rottura si è consumata durante la discussione in aula fra le forze politiche di maggioranza, l'assessore Cicolani ed il dirigente Dettori nel corso della quale sono emersi dubbi e perplessità sulle scelte strategiche individuate per la gestione delle strutture da realizzarsi.
Dopo una breve sospensione richiesta dalla maggioranza, il Consiglio ha espresso parere favorevole al provvedimento, ma con una sonora strigliata al dirigente. «Condividiamo il provvedimento - ha detto Beppe Corrado per Forza Italia - ma non è ammissibile che si arrivi in aula senza che la parte politica sia stata messa a conoscenza del progetto, per altro non illustrato dal dirigente se non a parole. L'indirizzo politico spetta a noi e non consentiremo in futuro altre fughe in avanti dei dirigenti».
Di analogo tenore l'intervento di Riccardo Gagliardi per Alleanza Nazionale: «Votiamo sì ma è necessario che il dirigente ci fornisca chiarimenti. Nel prossimo futuro ci riserviamo il diritto di indirizzo politico sulla gestione delle strutture e preannunciamo che il partito chiederà tutta la documentazione legata ai provvedimenti».
Anche Gigi Riserbato (Puglia Prima di Tutto) non è voluto essere da meno: «Quello odierno è un classico esempio della mancanza di collegamento tra l'indirizzo politico ed il gruppo di dirigenti. Occorre tracciare una linea di demarcazione precisa per intraprendere un percorso che restituisca alla politica il ruolo che le spetta».
Anche l'opposizione ha votato a favore del provvedimento, non prima di aver sottolineato la crepa che si è aperta in seno all'amministrazione. «Vi è un'evidente rottura - dice Fabrizio Ferrante (Pd) - tra dirigenti e assessore da una parte e consiglio comunale dall'altra. Si viene in aula senza un indirizzo di carattere politico certo, e questi sono i risultati. L'amministrazione non ha un percorso chiaro e soprattutto condiviso».
La rottura si è consumata durante la discussione in aula fra le forze politiche di maggioranza, l'assessore Cicolani ed il dirigente Dettori nel corso della quale sono emersi dubbi e perplessità sulle scelte strategiche individuate per la gestione delle strutture da realizzarsi.
Dopo una breve sospensione richiesta dalla maggioranza, il Consiglio ha espresso parere favorevole al provvedimento, ma con una sonora strigliata al dirigente. «Condividiamo il provvedimento - ha detto Beppe Corrado per Forza Italia - ma non è ammissibile che si arrivi in aula senza che la parte politica sia stata messa a conoscenza del progetto, per altro non illustrato dal dirigente se non a parole. L'indirizzo politico spetta a noi e non consentiremo in futuro altre fughe in avanti dei dirigenti».
Di analogo tenore l'intervento di Riccardo Gagliardi per Alleanza Nazionale: «Votiamo sì ma è necessario che il dirigente ci fornisca chiarimenti. Nel prossimo futuro ci riserviamo il diritto di indirizzo politico sulla gestione delle strutture e preannunciamo che il partito chiederà tutta la documentazione legata ai provvedimenti».
Anche Gigi Riserbato (Puglia Prima di Tutto) non è voluto essere da meno: «Quello odierno è un classico esempio della mancanza di collegamento tra l'indirizzo politico ed il gruppo di dirigenti. Occorre tracciare una linea di demarcazione precisa per intraprendere un percorso che restituisca alla politica il ruolo che le spetta».
Anche l'opposizione ha votato a favore del provvedimento, non prima di aver sottolineato la crepa che si è aperta in seno all'amministrazione. «Vi è un'evidente rottura - dice Fabrizio Ferrante (Pd) - tra dirigenti e assessore da una parte e consiglio comunale dall'altra. Si viene in aula senza un indirizzo di carattere politico certo, e questi sono i risultati. L'amministrazione non ha un percorso chiaro e soprattutto condiviso».