Malcontento dei lavoratori della Sanitaservice, la Corte d'Appello di Bari rigetta l'opposizione della società

Carlone (Cisal Sanità Puglia): «Inutile spreco di denaro, le risorse andavano impegnate in altre iniziative»

martedì 9 giugno 2020 12.18
Ennesima sconfitta dell'assurda posizione assunta dall'A.U. di Sanitaservice Aslbat SrL. La Corte d'Appello di Bari con dispositivo N° 714/2020 ha rigettato l'opposizione della Sanitaservice aslbat SrL avverso la decisione del Tribunale di Trani che aveva dichiarato l'antisindacalità del comportamento datoriale nei confronti della CISAL Sanità per omesso riconoscimento del diritto di costituzione di RSA ex art. 19 Statuto dei Lavoratori.

Da ciò ne consegue che l'insistere in tale comportamento da parte dell'A.U. di questa società ha prodotto un inutile spreco di denaro pubblico del quale la Corte dei Conti dovrebbe chiedere conto al responsabile.

Riteniamo che le risorse sperperate in tali azioni potevano e dovevano essere impegnate in altre iniziative come ad esempio: il riconoscimento del 2° livello a quei lavoratori che superato il triennio nel 1° livello ed avendo prestato la propria attività con lodevole impegno ed abnegazione, risultano valore aggiunto per questa azienda; un incremento del premio di risultato; il lavaggio degli indumenti da lavoro, come definito dal CCNL che contrariamente ancora oggi è sostenuto dai lavoratori a proprie spese.

Tanto lo evidenziamo maggiormente in un momento così delicato di pandemia. Le nostre continue richieste di confronto con questa azienda, definite dall'A.U. solitarie, continuano ad essere ignorate disdegnando il confronto e continuando nell'assurdo comportamento antisindacale.

Le nostre azioni o iniziative, sono richieste continue di sacrosanti diritti che vanno riconosciuti ai lavoratori che se non sono condivise da altre OO.SS. non ci crea alcun problema, anzi per noi evidenzia la nostra maggiore sensibilità nei confronti di chi viene continuamente discriminato, penalizzato ed in alcuni casi maltrattato.

Le OO.SS. sono letteralmente escluse da ogni partecipazione nel lento procedere del rinnovo contrattuale con la ASL, prorogato a fine dicembre 2020. Alla scadenza ci sottoporranno decisioni unilaterali per le quali risulterà difficile ogni eventuale modifica a tutela e nell'interesse delle maestranze che non poco hanno dato dalla costituzione di questa società per il buon andamento del rapporto con il socio unico.

Se il tutto è andato per il meglio o per il meno peggio lo si deve soprattutto ai lavoratori. Alla dirigenza aziendale addebitiamo lo sfruttamento delle risorse umane come più volte denunciato da questa O.S.

Ribadiamo il disdegno per quel clientelismo continuamente perpetrato che vede premiati alcuni lavoratori a danno dei tanti altri. Chiediamo giustizia e rispetto del CCNL. Di tanto più volte abbiamo chiesto conto, ma a nulla sono servite le nostre rimostranze, anzi il responsabile ha continuato imperterrito nelle sue azioni che purtroppo non ci rimane che sottoporre all'attenzione della Magistratura.

Al Presidente della Regione Puglia Dott. Michele Emiliano, al Direttore del Dipartimento della Salute della Regione Puglia dott. Vito Montanaro ed al Direttore Generale della ASL BT avv. Alessandro Delle Donne chiediamo maggiore attenzione nei confronti di questa società e dei suoi onesti e laboriosi lavoratori. Tanto, siamo più che convinti produrrebbe maggiore efficienza del servizio a beneficio degli utenti ed una maggiore economia di cui godrebbe l'intera collettività.

Il Coordinatore Regionale, Dott. Giuseppe Carlone