Manifesto selvaggio, atto secondo
Pietro Lamacchia (Radicali): «Bell’esempio di moralità»
giovedì 25 febbraio 2010
Manifesto selvaggio, atto secondo. Scrive Sinistra e Libertà, scrivono i Verdi, scrive anche Pietro Lamacchia, autore in passato di tante battaglie nel nome dei Radicali.
Con una nota, indirizzata al sindaco Tarantini, al comandante di polizia municipale Modugno ed al commissariato di polizia, Lamacchia denuncia il proliferare di manifesti elettorali fuori spazio, non solo sui muri della città ma anche sui vetri delle cabine telefoniche, sui bidoni dell'immondizia e su immobili in disuso. Lamacchia chiede il pronto intervento dei rappresentanti delle Forze dell'ordine e dell'amministrazione, invitando il sindaco ad emanare un'ordinanza che ponga un freno a gesti poco civili.
«Fuori dal rispetto di ogni regola – dice Lamacchia – si stanno quasi quotidianamente imbrattando i muri della città con manifesti affissi ovunque e senza le prescritte autorizzazioni. Ai cittadini ed agli elettori spetta la valutazione dei comportamenti, rispetto alle enunciazioni di chi si era fatto paladino della democrazia e della moralità. Trani deve dimostrare di essere una città che guarda al futuro. Tutte le forze politiche, le associazioni i rappresentanti degli organismi civili, religiosi, le Forze dell'Ordine ma soprattutto i cittadini, devono collaborare attivamente al processo di costruzione di una città migliore. Non possiamo dire di non vedere, sappiamo tutti ciò che accade durante il periodo elettorale e non solo. E' molto brutto vedere la propria città sporca e non curata. Anche se i signori del potere si sono condonati i misfatti fino al 30 maggio 2010, personalmente continuerò la battaglia contro l'illegalità e l'abusivismo. Vorrei che anche il sindaco faccia la sua parte, invitando tutti al rispetto delle regole e della civiltà».
Con una nota, indirizzata al sindaco Tarantini, al comandante di polizia municipale Modugno ed al commissariato di polizia, Lamacchia denuncia il proliferare di manifesti elettorali fuori spazio, non solo sui muri della città ma anche sui vetri delle cabine telefoniche, sui bidoni dell'immondizia e su immobili in disuso. Lamacchia chiede il pronto intervento dei rappresentanti delle Forze dell'ordine e dell'amministrazione, invitando il sindaco ad emanare un'ordinanza che ponga un freno a gesti poco civili.
«Fuori dal rispetto di ogni regola – dice Lamacchia – si stanno quasi quotidianamente imbrattando i muri della città con manifesti affissi ovunque e senza le prescritte autorizzazioni. Ai cittadini ed agli elettori spetta la valutazione dei comportamenti, rispetto alle enunciazioni di chi si era fatto paladino della democrazia e della moralità. Trani deve dimostrare di essere una città che guarda al futuro. Tutte le forze politiche, le associazioni i rappresentanti degli organismi civili, religiosi, le Forze dell'Ordine ma soprattutto i cittadini, devono collaborare attivamente al processo di costruzione di una città migliore. Non possiamo dire di non vedere, sappiamo tutti ciò che accade durante il periodo elettorale e non solo. E' molto brutto vedere la propria città sporca e non curata. Anche se i signori del potere si sono condonati i misfatti fino al 30 maggio 2010, personalmente continuerò la battaglia contro l'illegalità e l'abusivismo. Vorrei che anche il sindaco faccia la sua parte, invitando tutti al rispetto delle regole e della civiltà».