Marcia Gravina - Altamura: l'adesione di legambiente

Il 29 Aprile una conferenza per "incoraggiare" la partecipazione

venerdì 29 aprile 2005
Il circolo tranese di Legambiente aderisce alla marcia Gravina - Altamura

"Il Circolo di Trani della Legambiente aderisce e promuove la marcia Gravina-Altamura del 14 Maggio 2005. Tale marcia, ha una connotazione ecopacifista, ed intende imprimere un energico impulso necessario alla sensibilizzazione dei cittadini pugliesi sulle problematiche dell'Alta Murgia con lo scopo di contribuire ad avviare concretamente la realizzazione dell'area protetta.

Il giorno 29 aprile 2005 il Circolo di Trani della Legambiente nella sede della Libreria ‘La Maria del Porto' terrà una conferenza con l'intento di incoraggiare la massiccia partecipazione alla marcia del 14 maggio, che purtroppo riporta alla memoria il ricordo dell'indimenticabile socio Francesco Reggio venuto a mancare durante il rientro a Trani al termine dell'ultima marcia svoltasi l'otto novembre 2003. Interverrà il dott. Piero Castoro del Centro Studi Torre di Nebbia, che, insieme ai CAM (Comitati dell'Alta Murgia), organizzerà concretamente la passeggiata tra i due importanti centri murgiani. Durante la conferenza sarà proiettato un video che evidenzierà le peculiarità naturalistiche, rurali, storico-culturali, dell'area murgiana.

Sinora il parco dell'Alta Murgia è stato solo un parco di carta al quale l'amministrazione regionale ha affiancato sempre più frequenti azioni ostruzionistiche per prorogare l'entrata in vigore delle iniziative di tutela.
E' noto che l'area dell'Alta Murgia è sottoposta ai vincoli delle ZPS (Zone di Protezione Speciali) e delle SIC (Siti di Importanza Comunitaria) sin dai primi anni Novanta, e che invece, solo da circa un anno, è stato istituito il Parco rurale dell'Alta Murgia . Le normative di tutela, tuttavia, non sono riuscite a porre un concreto freno agli scempi che continuano a perpetuarsi sull'altopiano murgiano. Le più concrete e devastanti minacce provengono dai sempre più dissennati spietramenti dei terreni agricoli, dalle cave, dalle discariche abusive e dai cinque poligoni militari che ricadono nella perimetrazione del neo parco.

Il territorio di Trani non è tra i tredici comuni interessati dal parco, tuttavia alcune cave ricadenti nell'ambito dell'area di tutela sono di proprietà di imprenditori tranesi che negli ultimi anni si sono distinti per le azioni miranti a prorogare l'attività estrattiva sui terreni murgiani. I partecipanti alla marcia ritengono che sia opportuno interrompere l'attività estrattive nelle zone sottoposte a tutela così come previsto nelle aree naturali protette. La riconversione delle attività ad alto impatto ambientale, come quelle connesse allo sfruttamento delle rocce, potrà favorire il decollo di iniziative legate al turismo sostenibile e si potrà, in breve tempo, creare occupazione stabile ed ecocompatibile.

La marcia, inoltre, vuole essere un volano per la pace nell'area del Mediterraneo che potrà concretizzarsi a partire dalla eliminazione dei poligoni militari ricadenti nell'area protetta. Appare insensato perpetrare esercitazioni militari disseminando il suolo con munizioni ed ordigni sempre più pericolosi e minacciosi per la potenziale contaminazione del suolo e della riserva idrica presente nel sottosuolo. I promotori della marcia si rivolgono a tutti coloro che sono impegnati a difendere la qualità della vita e del lavoro dalle aggressioni cieche e irreversibili dei potenti e dei furbi; a quanti praticano forme di politica dal basso, che solidarizzano con i migranti e che mirano alla realizzazione di progetti concreti e durevoli a beneficio della collettività." Enzo Cassanelli
Legambiente - Circolo di Trani