Mare: inquinato sul lungomare, nei limiti a Colonna

Legambiente presenta i dati. Vicino la villa valori altissimi. Sono 13 sui 20 esaminati i punti risultati critici in Puglia

martedì 31 luglio 2012 14.36
La scogliera sottostante il monastero di Colonna e lo specchio d'acqua antistante il piazzale di Santa Maria di Colonna presentano parametri microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell'acqua, pH, ossigeno disciolto, conducibilità e salinità) nei limiti di legge. Il campionamento effettuato presso lo scarico che insiste sotto l'arco nei pressi della villa comunale sul lungomare Chiarelli, riporta anche quest'anno valori di inquinamento microbiologico talmente alti da risultare non quantificabili. Sono questi i dati su Trani emersi dalla fotografia sulla qualità delle acque regionali scattata con il monitoraggio dei biologi di Goletta Verde di Legambiente.

I dati sono stati presentati oggi a Bari. Sono 13 sui 20 esaminati i punti risultati critici in Puglia. Dieci campioni sono risultati fortemente inquinati, tre i punti inquinati. Sotto accusa ancora una volta foci dei fiumi e canali, che dimostrano le carenze depurative soprattutto dei comuni interni, ma anche scarichi non depurati adeguatamente da impianti di trattamento attivi.

Ancora criticità nella provincia di Barletta Andria Trani, dove tre campionamenti realizzati indicano la presenza di acque fortemente inquinate. Detto di Trani, al momento del prelievo eseguito nel comune di Bisceglie, in località Torre Calderina, nei pressi dello scarico a mare del depuratore, l'acqua, risultata fortemente inquinata, era di colore marrone e ricoperta da abbondanti schiume, tutta l'area contraddistinta da un forte odore di fognatura e la costa in una situazione di evidente degrado. Parimenti a Margherita di Savoia, il campionamento realizzato alla foce dell'Ofanto indica che le acque sono fortemente inquinate.

A Bari, come punto inquinato, si riconferma per l'ennesima volta la spiaggia di Pane e Pomodoro sul lungomare Perotti. Valori batteriologici superiori ai limiti di legge sono stati riscontrati in cinque punti campionati nella provincia di Taranto. Nel Comune di Castellaneta Marina (in località Romanazzi, presso la foce del fiume Lato, sita all'interno della riserva statale Stornara) il prelievo compiuto dai tecnici di Goletta Verde decreta che le acque sono fortemente inquinate. Forte inquinamento è stato evidenziato anche nel comune di Palagiano, presso la foce del fiume Lenne. Ancora guai nel comune di Pulsano, in località Marina di Pulsano, nei pressi dello scarico del depuratore ed a Lizzano, nei pressi del Canale dei Cupi, dove è stata rilevata abbondante presenza di fioriture algali e di rifiuti: entrambi i prelievi hanno rilevato la presenza di acque fortemente inquinate. Sempre nel tarantino, nel Comune di Massafra, il campionamento condotto presso la foce del fiume Patemisco all'interno della riserva naturale biogenetica Stornara, ha rilevato acqua inquinata, caratterizzata anche da una particolare consistenza oleosa.

Esaminando la zona di Brindisi e dei Comuni della sua Provincia, i biologi di Goletta Verde hanno evidenziato tre punti critici, di cui due sono risultati fortemente inquinati. Nel dettaglio, il primo dei due punti a maggior presenza batterica si trova proprio nel Comune di Brindisi, in località Torre Testa, presso il Canale Gianicola, dove sono stati trovati anche rifiuti di ogni genere e numerose fioriture algali, ed il secondo a Fasano, in località La Forcatella, dove al momento del prelievo effettuato nei pressi dello scarico del depuratore l'area era caratterizzata da uno sgradevolissimo odore di acque di fognatura. Il terzo campionamento, è stato realizzato nel comune di Carovigno, in località Torre Guaceto, dove il prelievo compiuto presso la foce canale Reale è risultato inquinato, a tutto danno dell'Area marina protetta.

Spostando il focus sulla provincia di Foggia, nel comune di Zapponeta, in località Foggiamare-Lido Rivoli, presso la foce Torrente Carapelle, la situazione non migliora: anche qui le acque vengono classificate come fortemente inquinate.

Lungo la costa pugliese sono state controllate anche alcune spiagge in gran parte segnalate dai cittadini come punti critici, ma che hanno registrato livelli di inquinamento batterico entro i limiti di legge: nella Provincia di Taranto, nel Comune di Manduria, sulla spiaggia tra Torre Colimena e San Pietro in Bevagna; nella provincia di Lecce, nel Comune di Porto Cesareo, in località Torre Castiglione, sulla spiaggia alla fine della via 214, nel Comune di Leuca, sullo scalo di Leuca, e nel comune di Otranto, sulla spiaggia nei pressi del Canale del lago Alimini Grande. Entro i limiti della normativa anche i controlli eseguiti a Brindisi, sulla spiaggia libera tra via Materdomini e via di Punta Penne, e nella provincia, a Fasano, in località Savelletri di Fasano Torre Canne, sulla spiaggetta tra via degli Eroi del mare ad incrocio con via Capri.

I prelievi alla base delle considerazioni vengono eseguiti dalla squadra di tecnici di Legambiente, l'altra anima della Goletta Verde, che viaggia via terra a bordo di un laboratorio mobile grazie al quale è possibile effettuare le analisi chimiche direttamente in situ con l'ausilio di strumentazione da campo. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell'analisi, che avviene nei laboratori mobili lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo.