Marinerie pugliesi in stato di agitazione, anche Bottaro tra i sindaci firmatari di una lettera indirizzata al ministro Centinaio
«Viva preoccupazione per una categoria che rappresenta gran parte del tessuto economico e sociale della Puglia»
martedì 5 febbraio 2019
10.14
C'è anche il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, tra i sindaci pugliesi pugliesi firmatari di una missiva indirizzata al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, al comandante della Direzione Marittima di Bari, Giuseppe Meli e al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Oggetto lo stato di agitazione delle marinerie pugliesi motivo per il quale gli scriventi richiedono un incontro con i suddetti.
Questo il contenuto della lettera: «I sottoscritti sindaci hanno preso atto in queste ore dello stato di agitazione delle principali marinerie pugliesi. Motivo principale della mobilitazione è l'attuazione del Regolamento Comunitario n.1967/2006 nonché della Legge 154/2016 che mettono a serio rischio la prosecuzione dell'attività lavorativa di tutte le marinerie dell'Adriatico. Il combinato disposto delle suddette previsioni normative, unitamente ad una serie di controlli da parte delle Capitanerie di Porto con ispettori comunitari, sta provocando viva preoccupazione in una categoria che rappresenta gran parte del tessuto economico e sociale non solo delle comunità che rappresentiamo ma dell'intera Regione Puglia.
Conseguentemente, nel sottolineare il nostro pieno sostegno e la nostra vicinanza alle marinerie pugliesi in stato di agitazione, con la presente richiediamo un incontro a breve termine presso il suo Dicastero o, in alternativa, di ricevere sua graditissima visita nel nostro territorio, per rendersi direttamente conto, dalla voce dei protagonisti e delle comunità interessate, di quali sono le reali esigenze e della necessità di rapido intervento riguardo la vicenda in oggetto».
Questo il contenuto della lettera: «I sottoscritti sindaci hanno preso atto in queste ore dello stato di agitazione delle principali marinerie pugliesi. Motivo principale della mobilitazione è l'attuazione del Regolamento Comunitario n.1967/2006 nonché della Legge 154/2016 che mettono a serio rischio la prosecuzione dell'attività lavorativa di tutte le marinerie dell'Adriatico. Il combinato disposto delle suddette previsioni normative, unitamente ad una serie di controlli da parte delle Capitanerie di Porto con ispettori comunitari, sta provocando viva preoccupazione in una categoria che rappresenta gran parte del tessuto economico e sociale non solo delle comunità che rappresentiamo ma dell'intera Regione Puglia.
Conseguentemente, nel sottolineare il nostro pieno sostegno e la nostra vicinanza alle marinerie pugliesi in stato di agitazione, con la presente richiediamo un incontro a breve termine presso il suo Dicastero o, in alternativa, di ricevere sua graditissima visita nel nostro territorio, per rendersi direttamente conto, dalla voce dei protagonisti e delle comunità interessate, di quali sono le reali esigenze e della necessità di rapido intervento riguardo la vicenda in oggetto».