Martina Luoni: fermiamo il Covid per poterci curare tutti!

L’appello della giovane vissuta a Trani, malata di cancro, divenuto virale con oltre sei milioni e mezzo  di visualizzazioni  

martedì 10 novembre 2020 06.00
Appena guarisco tornerò a Trani che porto nel cuore! Il sorriso di Martina si sente anche attraverso la sua voce , al telefono, un sorriso che sa di coraggio, di emozione, di sorpresa. "Se avessi immaginato tutte queste visualizzazioni mi sarei sistemata meglio!"

Ne ha passate tante questa ragazza da quando tre anni fa le è stato diagnosticato un tumore al colon con metastasi al fegato e ora questo polverone la sorprende davvero mentre attende il verdetto della possibilità di subire un intervento che può salvarle la vita, visto che a dicembre il male che sembrava sconfitto si è presentato più aggressivo di prima.

"E' vero - ci dice - sono stata istintiva a generalizzare sulla sospensione degli interventi salvavita, perchè sono arrabbiata e evidentemente anche spaventata: e ho ritirato quel che ho detto in un video successivo poichè è vero che i medici del san Raffaele stanno valutando se e quando operarmi. Ma il polverone che ho sollevato ha comunque in modo molto potente denunciato quel che avviene purtroppo diffusamente per via del collasso cui sono sottoposte le strutture sanitarie d'Italia a causa della pandemia. Non ho inventato io i numeri delle analisi diagnostiche preventive che quest'anno sono precipitate o degli interventi di gravissime patologie che sono saltati o sono stati rinviati per l'emergenza negli ospedali".

E ci ribadisce che sono vere anche altre cose che racconta nel video, come l'impossibilita di affrontare le visite accompagnata dai genitori e la impossibilità , per via della chiusura per covid dell'ambulatorio, della conservazione ovarica prima di affrontare la chemioterapia.

E' molto chiara nel ribadire che non ci sono urgenze di serie A e serie B ma proprio per questo nel caso del Covid, abbiamo delle armi a disposizione che possono arginarne l'ondata dilagante e che sono quelle che da mesi ci sentiamo ripetere: la mascherina, il distanziamento, il lavaggio delle mani.

Era un messaggio che Martina sperava tanto potesse girare ma mai avrebbe immaginato la valanga di gente comune e soprattutto di tanti ammalati che avrebbe sostenuto la sua voce; né tantomeno delle celebrità che hanno permesso al video di diventare virale - tra gli altri Chiara Ferragni e Fedez, Paola Turani, Fiorella Mannoia, Stefano Accorsi; e ancora testate nazionali e pagine social come quella di "Che tempo che fa" .

Il messaggio di Martina è chiaro: il covid sta assorbendo in maniera crescente e sempre più insostenibile ormai da nord a sud le energie del sistema sanitario, rendendo difficilissimo se non impedendo la normale gestione della sanità pubblica.Invita alla prudenza e non solo non ridimensiona la gravità del covid, tutt'altro, la amplifica invitando alla massima prudenza proprio perche i contagi non fanno che occupare i reparti e portare al collasso i medici e il personale sanitario , contagiarli, metterli in condizioni di intervenire sempre più proibitive nella cura dei pazienti.

Dispiace che la vicenda abbia creato malintesi e malumori tra medici e sanitari in genere ma Martina , fatte le dovute precisazioni riguardo l'equipe che la segue, sente ora la responsabilità morale di aver dato voce a tantissimi malati. Non è puntare il dito all'inefficenza dei medici ma invitare a arginare la pandemia perchè possa essere decongestionato il sistema sanitario e perchè i medici possano svolgere il loro lavoro.

Tanto che l'assessore Gallera l'ha nelle ultime ore proposta ufficialmente come testimonial per la campagna anticovid: il bel viso di Martina illuminato da un sorriso che anni di malattia hanno vestito di grinta di vivere e farcela forse riusciranno a comunicare che siamo i primi protagonisti della lotta alla pandemia.