Mercato ittico a Trani: diversi siti segnalati ma ancora troppi vincoli
L'intervento dell'assessore Todisco sull'abusivismo nel commercio del pesce
venerdì 22 agosto 2014
7.30
Sulla delicata e storica questione dell'assenza di un mercato ittico locale è intervenuto l'assessore Vincenzo Todisco, delegato alle attività produttive. In merito alla protesta di qualche mese fa, che vide protagonisti i pescatori tranesi, dopo che furono loro sequestrate le bancarelle abusive nell'area portuale, abbiamo chiesto all'assessore i successivi svolgimenti della questione e se a Trani fosse possibile creare ex novo un mercato ittico sulla scia di quelli presenti nelle altre città costiere, che dalla pesca ricavano un consistente indotto e che mettesse una volta per tutte fine all'abusivismo.
«Attualmente non ho ancora in mente un'idea originale e innovativa su cui poter lavorare. Occorre però prima fare una precisazione tra pescatori e pescivendoli: i primi possono essere allocati, secondo il mio punto di vista, in una zona molto vicina al loro peschereccio; i secondi, invece, fanno un'attività di tipo puramente commerciale e quindi dovrebbero trovare loro stessi una locazione».
«Dobbiamo inoltre distinguere tra assessore alla pesca e ai lavori pubblici - ha proseguito -. Io, essendo delegato alle attività produttive, posso sensibilizzare la problematica inerente i pescatori e pescivendoli ma non ho il potere di risolverla strutturalmente. Il problema della locazione rimane essenzialmente di competenza dei delegati ai lavori pubblici».
Ad oggi la situazione pare in uno stato di stasi e criticità. Ha così concluso Todisco: «Due settimane fa ho chiesto per l'appunto all'assessore ai lavori pubblici di relazionarmi una serie di siti su cui potrebbe sorgere un mercato ittico, tra cui compaiono piazza Gradenico, l'ex macello, la banchina, il Molo Sant'Antonio ma attualmente sono bloccati per una serie di vincoli imposti dalla sovrintendenza e portineria. I siti devono comunque essere discussi dai pescatori stessi e non essere imposti esclusivamente dall'assessore perché nessuno meglio di loro può esprimere quelle che sono l'esigenze e le problematiche. Solo un lavoro congiunto e simultaneo può portare ad una soluzione definitiva».
«Attualmente non ho ancora in mente un'idea originale e innovativa su cui poter lavorare. Occorre però prima fare una precisazione tra pescatori e pescivendoli: i primi possono essere allocati, secondo il mio punto di vista, in una zona molto vicina al loro peschereccio; i secondi, invece, fanno un'attività di tipo puramente commerciale e quindi dovrebbero trovare loro stessi una locazione».
«Dobbiamo inoltre distinguere tra assessore alla pesca e ai lavori pubblici - ha proseguito -. Io, essendo delegato alle attività produttive, posso sensibilizzare la problematica inerente i pescatori e pescivendoli ma non ho il potere di risolverla strutturalmente. Il problema della locazione rimane essenzialmente di competenza dei delegati ai lavori pubblici».
Ad oggi la situazione pare in uno stato di stasi e criticità. Ha così concluso Todisco: «Due settimane fa ho chiesto per l'appunto all'assessore ai lavori pubblici di relazionarmi una serie di siti su cui potrebbe sorgere un mercato ittico, tra cui compaiono piazza Gradenico, l'ex macello, la banchina, il Molo Sant'Antonio ma attualmente sono bloccati per una serie di vincoli imposti dalla sovrintendenza e portineria. I siti devono comunque essere discussi dai pescatori stessi e non essere imposti esclusivamente dall'assessore perché nessuno meglio di loro può esprimere quelle che sono l'esigenze e le problematiche. Solo un lavoro congiunto e simultaneo può portare ad una soluzione definitiva».