Merra: «Le dimissioni forzate dell'assessore dimostrano che sullo stadio avevamo ragione»

Il commento della coordinatrice di Azione Trani

giovedì 31 ottobre 2024 9.21
«Il sindaco di Trani ha dato seguito alle richieste di Azione Trani e tutti i componenti del partito ne hanno preso atto. Le dimissioni forzate dell'assessore allo sport dimostrano che sullo stadio avevamo ragione. Abbiamo colpito nel segno, anche se dobbiamo ammettere che l'assessore è stato bravo a raggiungere il suo unico scopo: regalare per dieci anni lo stadio dei tranesi al rugby Bisceglie, dopo aver costretto le società locali a giocare fuori casa per due anni. Perfino il sindaco con un'autorete ha invitato le stesse società tranesi ad andare a giocare a San Siro o a Roma (no a Napoli). Sarà per questo che il primo cittadino gli ha imposto le dimissioni?

Certo è che le dimissioni hanno uno stretto legame con le attenzioni che Azione Trani ha rivolto allo stadio nell'interesse dei cittadini tranesi. Inoltre riteniamo che nel post scritto dall'ex assessore su Facebook ci sia ingratitudine nei confronti del sindaco. Lo attacca invece di ringraziarlo per avergli dato un incarico così importante nonostante la sua non elezione in consiglio comunale. Inoltre non capiamo perché l'ex assessore debba gioire per aver ripristinato il manto erboso allo stadio se a gennaio sarà sostituito dal sintetico e pertanto i soldi per la semina, soldi dei cittadini, andranno persi. Per non parlare del bando di gara dello stadio, un autentico bluff a discapito dei cittadini e che più che fare invidia alle amministrazioni limitrofe gli è costato l'assessorato e della pista di atletica per la quale ci sarà tanto da discutere.

Infine vorremmo rivolgergli un'ultima domanda: "come fa a sapere che lo stadio avrà una palestra al posto dei vecchi spogliatoi? Quando si sbandiera l'onestà bisogna saperla anche mettere in pratica. L'unico rammarico di Azione Trani è di non aver potuto calpestare il manto erboso insieme all'ex assessore prima che fosse invitato a dimettersi per le tante opere lasciate alla città. Oggi, si sente tradito, dimenticando di essere stato lui il primo a tradire il patto con l'ex assessora Nenna. Questa non è politica, non c'è nulla per il bene della comunità. Trani ha bisogno di gente che non svenda la città ai forestieri e che non getti "fango" su l'amministrazione di cui ha fatto parte. I personalismi hanno sempre un prezzo. In un probabile e imminente rimpasto in giunta consigliamo al sindaco di tenere per sé le deleghe allo sport perché ad Azione Trani non piace vincere facile. E come mi fu detto "ci vediamo a Filippi", il primo è già arrivato, ora attendo gli altri».

- Raffaella Merra, coordinatrice Azione Trani