Metodi di pagamento e qualità del cibo, Biancolillo torna sulla refezione

NCD tranese si interroga su come venga selezionato il cibo destinato ai bambini

lunedì 17 novembre 2014 7.22
A cura di Luigi Lupo
Il servizio è partito in ritardo creando non pochi disagi. Ma altri problemi sembrano avvolgere la refezione scolastica a Trani. L'esponente del Nuovo Centrodestra, Claudio Biancolillo, solleva dubbi sulle modalità di pagamento: «Ad oggi infatti - scrive in una nota - non si hanno notizie circa le modalità di pagamento per il servizio di refezione scolastica nonostante sia cominciato da ormai undici giorni; non vorrei si tornasse con l'arcaico rituale della fila all'ufficio postale per il pagamento del paleozoico bollettino. Fila che ovviamente i genitori dovrebbero ripetere presso gli uffici comunali per portare in visione il bollettino pagato. In tal caso quindi, sarebbero i cittadini a dover dimostrare di aver pagato la retta e perdere mattinate nei vari uffici.

Insomma, l'ennesima inefficienza della macchina amministrativa. A proposito, il servizio di pagamento dei pasti non dovrebbe essere a carico dell'appaltatore? L'amministrazione dovrebbe pensare inoltre alle famiglie che non possono permettersi di pagare la quota dovuta in un'unica soluzione, famiglie che spesso riscontrano non poche difficoltà anche per l'accesso alle agevolazioni previste. Che fine hanno fatto i totem che venivano utilizzati negli anni passati? Peccato siano scomparsi dalle scuole, il metodo di pagamento era sicuramente più comodo e più facile da gestire per le famiglie».

Altri interrogativi, che Biancolillo non vuole considerare polemici ma costruttivi, riguardano la qualità del cibo, la scelta del menù. «In tanti Comuni - scrive Biancolillo - si istituiscono le "commissioni mensa", composte da genitori e docenti. In tal caso i genitori che fanno parte di questa commissione sono autorizzati a visitare senza preavviso i luoghi dove vengono preparati i pasti; verificano quindi l'andamento del servizio, le qualità organolettiche e il gradimento dei cibi serviti ai bambini. Il tutto ovviamente a titolo gratuito! E ancora, chi ha deciso il menu scolastico?

E' bene ricordare che l'ufficio dovrebbe avvalersi della consulenza di un esperto nutrizionista che elabora i menu tenendo contro delle linee nutrizionali, dei gusti dei bambini, delle modalità di preparazione di un pasto trasportato e della capienza dei centri di cottura. Ci auguriamo che tutto questo sia stato fatto! Infine una considerazione sui "pasti monodose" previsti dal bando di gara. Il pasto monodose viene spesso servito in vaschette di polipropilene termosigillate dove il cibo rimane per ore prima di essere servito ai bambini. Si tratterebbe di pasti sicuramente di qualità inferiore rispetto alla qualità dei pasti multi porzione».