Mi chiami? Ma quando mi paghi?

Affitti per le antenne: il Comune avanza più di 115 mila euro

mercoledì 29 aprile 2009
Il problema della gestione dei tributi comunali è risaputo. L'introitamento diventa essenziale per la sopravvivenza di un Ente in un periodo di grandi ristrettezze. E mentre la classe politica continua ad interrogarsi su come gestire il servizio, i crediti non riscossi per i canoni di locazione di siti comunali lievitano.

La cifra più consistente è legata alla riscossione dei canoni delle antenne delle società di telefonia mobile. All'appello mancherebbero qualcosa come 115 mila euro, la punta di un iceberg che comprende anche ristoranti ed altre strutture di proprietà comunale. La ripartizione finanziaria del Comune ha approntato un elenco: tirate le somme, il Comune non ha incassato somme per oltre 200 mila euro.
Sull'argomento registriamo l'intervento dei Verdi: «L'amministrazione affidi o deleghi senza alcun compenso naturalmente, i consiglieri comunali disponibili e con le necessarie competenze specifiche, affinché predispongano i necessari atti di messa in mora delle compagnie telefoniche, naturalmente da firmarsi secondo le forme di legge, per ottenere il pagamento di quanto dovuto sino ad ora.

Da notizie ufficiose - dice il capogruppo Michele di Gregorio - sembra che le società telefoniche debbano qualcosa come 150mila euro. E se teniamo conto del fatto che c'è persino un'antenna all'interno del palazzo comunale, la situazione è davvero assurda. Ancora più assurdo il fatto che non si faccia nulla per recuperare le somme dovute. Tanto più che, invece, i cittadini tranesi sono gravati dall'addizionale comunale Irpef. Né può reggere l'alibi della mancanza di personale, considerato che per situazioni ben più modeste vengono affidati incarichi a legali esterni mentre per questa vicenda, in cui il Comune avrebbe tutto da guadagnare senza alcun costo, l'amministrazione resta a guardare».