Mimmo Mastrulli chiede aiuto dal Regno Unito, ma è una truffa
A TraniViva una richiesta di prestito di 1000 euro per il rientro in Italia
lunedì 3 marzo 2014
10.45
Nella casella di posta della redazione è giunta questa mattina una richiesta di aiuto economica firmata da Mimmo Mastrulli, segretario Cosp della Polizia Penitenziaria, secondo il messaggio bloccato fuori Italia e impossibilitato a rientrare per mancanza di contante.
La richiesta di prestito è stata recapitata anche a parenti, colleghi ed amici. La scusa quanto mai banale: perdita del portafogli, impossibilità di rientrare da un soggiorno a Liverpool, premura e fretta per motivi non ben precisati. Altro elemento particolare: l'eventuale transazione dovrebbe essere compiuta con MoneyGram, mezzo rapido ma poco sicuro per inviare denaro in tutto il mondo. Ad un sollecito di informazioni, ci vengono forniti degli estremi fittizi e ci viene ribadita l'urgenza dell'operazione. In maniera subdola, ci viene anche richiesto il codice per l'abilitazione al ritiro della somma, quantificata in 1000 euro. Una rapida ricerca in GoogleMaps ci conferma l'inesistenza dell'indirizzo fornito.
Contattato telefonicamente, Mastrulli ha confermato che si tratta di una truffa: è a Trani e non ha spedito questi messaggi. Occhi aperti quindi, simili richieste potrebbero giungere da un familiare o una persona cara e non sono rare. Tant'è che il sito web della società di servizi finanziari sopracitata ha aperto una pagina apposita per la tutela dei consumatori, in cui elenca le più diffuse modalità di frode nell'ambito digitale.
Qualora trovaste questo messaggio, o altri simili, nella vostra casella di posta elettronica, non abbiate rimorsi di coscienza nel cestinarlo.
La richiesta di prestito è stata recapitata anche a parenti, colleghi ed amici. La scusa quanto mai banale: perdita del portafogli, impossibilità di rientrare da un soggiorno a Liverpool, premura e fretta per motivi non ben precisati. Altro elemento particolare: l'eventuale transazione dovrebbe essere compiuta con MoneyGram, mezzo rapido ma poco sicuro per inviare denaro in tutto il mondo. Ad un sollecito di informazioni, ci vengono forniti degli estremi fittizi e ci viene ribadita l'urgenza dell'operazione. In maniera subdola, ci viene anche richiesto il codice per l'abilitazione al ritiro della somma, quantificata in 1000 euro. Una rapida ricerca in GoogleMaps ci conferma l'inesistenza dell'indirizzo fornito.
Contattato telefonicamente, Mastrulli ha confermato che si tratta di una truffa: è a Trani e non ha spedito questi messaggi. Occhi aperti quindi, simili richieste potrebbero giungere da un familiare o una persona cara e non sono rare. Tant'è che il sito web della società di servizi finanziari sopracitata ha aperto una pagina apposita per la tutela dei consumatori, in cui elenca le più diffuse modalità di frode nell'ambito digitale.
Qualora trovaste questo messaggio, o altri simili, nella vostra casella di posta elettronica, non abbiate rimorsi di coscienza nel cestinarlo.