Aiuti ai senzatetto dalla Polizia di Stato
C'è anche il caso di Antonio di Trani soccorso dagli agenti e curato in ospedale
venerdì 3 aprile 2015
8.22
Capita di frequente, soprattutto nei periodi di festa, di imbattersi in persone sole in situazioni di evidente disagio fisico e talvolta anche psichico, abbandonate a sé stesse, che cercano rifugio nelle nostre stazioni ferroviarie.
Da tempo la Polizia di Stato cerca di non abbandonare senza tetto e senza fissa dimora. La Polizia Ferroviaria, che opera direttamente nelle stazioni, in tali circostanze si attiva immediatamente per individuare strutture di accoglienza o rintracciando i familiari.
Il progetto elaborato per far fronte a tali situazioni di disagio è denominato "Missione dignità" e si basa sul coinvolgimento e la ricerca di supporto da parte di tutti gli uffici competenti, come i servizi sociali dei Comuni, le ASL, le associazioni di volontariato. Non sono mancati casi nei quali, grazie alle ricerche ed all'impegno dei poliziotti, si è verificato un riavvicinamento con il nucleo familiare di origine degli homeless.
E così "Raffaele", che veniva da Foggia e per qualche settimana è rimasto a Bari sotto una pensilina, in situazioni di disagio, è ora al sicuro, grazie all'intervento congiunto dei poliziotti e di personale del Pronto Intervento Sociale che si sono prodigati per convincerlo a farsi assistere. "Filippa", dopo una vita passata in Stazione, dopo la segnalazione al Giudice Tutelare ha riabbracciato i familiari e sta trovando una sistemazione. "Antonio", dopo aver considerato casa la Stazione di Trani, ha accettato di farsi aiutare e da ultimo i poliziotti ne hanno curato il ricovero in ospedale perché in precarie condizioni di salute.
Purtroppo, si registrano anche casi di persone - nell'ambito di competenza del Compartimento Puglia, Basilicata e Molise non più di una decina che non desiderano essere accolti in una struttura. Tuttavia, come dimostrano gli esempi citati, con l'impegno e il coinvolgimento di tutti gli enti in una rete sinergica, i risultati arrivano.
Da tempo la Polizia di Stato cerca di non abbandonare senza tetto e senza fissa dimora. La Polizia Ferroviaria, che opera direttamente nelle stazioni, in tali circostanze si attiva immediatamente per individuare strutture di accoglienza o rintracciando i familiari.
Il progetto elaborato per far fronte a tali situazioni di disagio è denominato "Missione dignità" e si basa sul coinvolgimento e la ricerca di supporto da parte di tutti gli uffici competenti, come i servizi sociali dei Comuni, le ASL, le associazioni di volontariato. Non sono mancati casi nei quali, grazie alle ricerche ed all'impegno dei poliziotti, si è verificato un riavvicinamento con il nucleo familiare di origine degli homeless.
E così "Raffaele", che veniva da Foggia e per qualche settimana è rimasto a Bari sotto una pensilina, in situazioni di disagio, è ora al sicuro, grazie all'intervento congiunto dei poliziotti e di personale del Pronto Intervento Sociale che si sono prodigati per convincerlo a farsi assistere. "Filippa", dopo una vita passata in Stazione, dopo la segnalazione al Giudice Tutelare ha riabbracciato i familiari e sta trovando una sistemazione. "Antonio", dopo aver considerato casa la Stazione di Trani, ha accettato di farsi aiutare e da ultimo i poliziotti ne hanno curato il ricovero in ospedale perché in precarie condizioni di salute.
Purtroppo, si registrano anche casi di persone - nell'ambito di competenza del Compartimento Puglia, Basilicata e Molise non più di una decina che non desiderano essere accolti in una struttura. Tuttavia, come dimostrano gli esempi citati, con l'impegno e il coinvolgimento di tutti gli enti in una rete sinergica, i risultati arrivano.