Monastero: dove il tempo si è fermato (insieme al turismo)
Storia di una chiusura che persiste
giovedì 11 luglio 2024
06.45
Poco più di qualche evento e sfilata "sparuta" per poi ritornare sempre nella sua "clausura", sembra essere questo il destino tracciato per il Monastero di Santa Maria di Colonna di Trani.
Il luogo, senz'altro tra i più caratteristici ed emblematici della città vive infatti un nuovo periodo di infertilità culturale, tanto a livello locale quanto turistico.
A dare una scossa alla sua "religiosa" condizione di chiusura, ci hanno provato in quest'anno eventi, anche in grande stile, tra cui una sfilata di Off-White, la presentazione del libro di Versace, la Silent Art di qualche settimana fa e in ultimo l'evento "I sussurri del cielo" del 24 giugno.
Eventi che ogni volta hanno portato con loro una scia di speranza per le sorti del Monastero, come se partendo dall'evento si potesse tornare a creare continuità nell'impiego ed apertura della storica struttura. Scie che però hanno sempre finito dissolvendosi in un nulla di compiuto.
A confermare la "poco proficua" condizione del tempio sarebbe un messaggio sulla pagina Facebook del Monastero: "Monastero di Colonna – Trani", risalente allo scorso 18 giugno e che recita testualmente "IL MONASTERO DI COLONNA È APERTO SOLO DURANTE GLI EVENTI CULTURALI PROGRAMMATI". Se non fosse proprio per questi eventi, la struttura sarebbe perennemente chiusa.
Il problema della chiusura parrebbe legarsi alla mancanza di un "progetto di utilità collettiva", (Puc), strettamente connesso alla questione reddito di cittadinanza: tramite il Puc, presente fino allo scorso anno, si impiegavano percettori del reddito, momentaneamente senza lavoro, per operare presso il Monastero.
La domanda sorge spontanea: in assenza di Puc, perché non cercare altrove il personale?
Il Monastero è sicuramente uno dei luoghi più caratteristici della città, potenziale polo turistico, oltre che situato in un punto unico e strategico soprattutto d'estate, fornendo la possibilità di unire in un binomio storia e mare. Senz'altro potrebbe valere la pena tentarne l'apertura, soprattutto considerando i flussi turistici estivi della città.
L'augurio è che una struttura monumento della città torni a ricevere il riconoscimento che merita, venendo ad essere valore aggiunto per il turismo locale.
Il luogo, senz'altro tra i più caratteristici ed emblematici della città vive infatti un nuovo periodo di infertilità culturale, tanto a livello locale quanto turistico.
A dare una scossa alla sua "religiosa" condizione di chiusura, ci hanno provato in quest'anno eventi, anche in grande stile, tra cui una sfilata di Off-White, la presentazione del libro di Versace, la Silent Art di qualche settimana fa e in ultimo l'evento "I sussurri del cielo" del 24 giugno.
Eventi che ogni volta hanno portato con loro una scia di speranza per le sorti del Monastero, come se partendo dall'evento si potesse tornare a creare continuità nell'impiego ed apertura della storica struttura. Scie che però hanno sempre finito dissolvendosi in un nulla di compiuto.
A confermare la "poco proficua" condizione del tempio sarebbe un messaggio sulla pagina Facebook del Monastero: "Monastero di Colonna – Trani", risalente allo scorso 18 giugno e che recita testualmente "IL MONASTERO DI COLONNA È APERTO SOLO DURANTE GLI EVENTI CULTURALI PROGRAMMATI". Se non fosse proprio per questi eventi, la struttura sarebbe perennemente chiusa.
Il problema della chiusura parrebbe legarsi alla mancanza di un "progetto di utilità collettiva", (Puc), strettamente connesso alla questione reddito di cittadinanza: tramite il Puc, presente fino allo scorso anno, si impiegavano percettori del reddito, momentaneamente senza lavoro, per operare presso il Monastero.
La domanda sorge spontanea: in assenza di Puc, perché non cercare altrove il personale?
Il Monastero è sicuramente uno dei luoghi più caratteristici della città, potenziale polo turistico, oltre che situato in un punto unico e strategico soprattutto d'estate, fornendo la possibilità di unire in un binomio storia e mare. Senz'altro potrebbe valere la pena tentarne l'apertura, soprattutto considerando i flussi turistici estivi della città.
L'augurio è che una struttura monumento della città torni a ricevere il riconoscimento che merita, venendo ad essere valore aggiunto per il turismo locale.