Monitoraggio ambientale, le centraline antismog «fantasma»

I Verdi denunciano l'inutilizzo di apparecchiature acquistate nel 2002

sabato 27 settembre 2008
I Verdi tornano a chiedere spiegazioni sull'impiego delle centraline antismog a Trani e lo stato dell'attività di monitorizzazione della qualità dell'aria. «A sei anni dal loro acquisto – sostiene il capogruppo dei Verdi, Michele di Gregorio – abbiamo assistito ai ripetuti palleggiamenti delle apparecchiature tra Amiu e Università di Bari senza alcun
dato significativo sulla loro attività. In base al contratto stipulato, l'Amiu si sarebbe impegnata a gestire le centraline di rilevamento e fornire dati in tempo reale per la prevenzione di situazioni di pericolo sulla salubrità dell'aria in città. In realtà nel corso degli ultimi sei anni l'Amiu ha affidato per due volte le apparecchiature al dipartimento di chimica dell'Università di Bari, creando una discontinuità che, per stessa ammissione dell'Università, non ha permesso una corretta attività di monitorizzazione delle suddette centraline: non ci sono particolari criticità, ma i dati ottenuti sono solo indicativi. Epilogo della vicenda è la sospensione del servizio, operata dall'Amiu con una comunicazione del 14 maggio 2008, in cui si chiedeva al comune di Trani di far conoscere i programmi e le modalità di attuazione del servizio di monitoraggio. Per tale motivo – conclude il consigliere comunale – vorremmo sapere se il servizio di monitoraggio dell'inquinamento dell'aria della nostra città è ancora sospeso, quali sono i dati sino ad ora rilevati e dove si intendono posizionare le centraline mobili. I cittadini hanno il diritto di sapere maggiori informazioni sull'aria che respirano e come vengono spesi i loro soldi».