Movida fracassona a Colonna: i residenti esplodono

Protesta durante la conferenza stampa: «Non dormiamo più, fate qualcosa»

sabato 28 agosto 2010
«Caro sindaco, queste sono le chiavi di casa mia. Provi lei a dormire a Colonna con questi locali che sparano musica a palla fino alle 4 di notte». Il gesto, compiuto da una residente nel corso della conferenza stampa di presentazione del concerto di Elton John, sintetizza lo stato d'animo di oltre 500 abitanti della zona sud della città, una cui nutrita delegazione è intervenuta nel Monastero per protestare contro la movida fracassona ed in particolare contro le serate a decibel spiegati di un locale che non sta facendo più dormire i residenti.



«Da due mesi non possiamo più dormire e nessuno fa nulla» dice il portavoce dei residenti, Gerardo Martinelli, sottolineando come da quelle parti siano già passati alle vie di fatto presentando denuncia alla procura per i bombardamenti acustici a cui sono quasi quotidianamente sottoposti fino all'alba. I residenti se la sono presa col primo cittadino, reo a loro giudizio di aver fatto poco per risolvere il problema delle notti insonni di Colonna nonostante più richieste d'intervento da parte dei cittadini.

Contestata l'ordinanza sindacale che ha elevato dalle 2 alle 4 del mattino il limite orario per le emissioni musicali di tutti i locali pubblici della città, ma soprattutto i mancati controlli sui decibel, ben al di sopra dei valori previsti dalla legge. «Ogni notte chiamiamo le forze dell'ordine e loro ci dicono di rivolgersi al sindaco» ha detto una signora. In realtà, il sindaco, con le ordinanze, stabilisce delle regole, mentre il controllo delle stesse toccherebbe alle forze dell'ordine. Sta di fatto che, fra un rimpallo di responsabilità e l'altro, l'estate è trascorsa senza che i residenti abbiano mai potuto chiudere occhio.



Tarantini ha provato a tranquillizzare i residenti ed ha annunciato che potrebbe rivedere in futuro l'ordinanza: «Intanto questa scade il 31 agosto – ha detto il sindaco – ma mi vedo costretto nella prossima conferenza di servizi con le forze dell'ordine a rivedere i programmi per il futuro. Se avrò la certezza che se ne potrà monitorare il rispetto allora la riproporrò, altrimenti per colpa di qualcuno saremo costretti a punire anche chi ne usufruisce senza infrangere la legge, riportando in vigore gli orari precedenti».