"Na purga ogni tènd nan face male", tutto esaurito per la commedia di Pilone
Il regista tranese ha provato a raccontare ironicamente il rapporto tra chiesa e politica
sabato 1 marzo 2014
09.00
Continua a far registrare il tutto esaurito la nuova commedia portata in scena dal regista Marco Pilone nella sede dell'associazione culturale Teatro Mimesis. "Na purga ogni tènd nan face male", questo il titolo dell'ultima opera in vernacolo del noto regista tranese che prova a raccontare in maniera satirica il rapporto tra chiesa e politica locale, tra fede e superstizione oltre alla diatriba tra credenti e non credenti. Il protagonista, Don Nicola, è un parroco che cerca, in tutti i modi, di far ritrovare ai propri peccatori la strada verso la fede. Tale impresa, però, non sarà facile poiché una serie di buffi avvenimenti e coincidenze metteranno a dura prova la sua buona volontà.
«Questa commedia – ha spiegato il regista, Marco Pilone, nel corso della presentazione della serata - vuole affrontare il tema "Dio ignoto-fede". Tutti abbiamo momenti di crisi e magari ci rivolgiamo a qualcuno che possa guidarci. A mio parere, però, questa non è la strada da percorrere poiché la vera forza viene dalla capacità di riconoscere i propri limiti e le proprie debolezze, dichiarandole apertamente. Cosi, attraverso modi di dire e proverbi tipici del nostro dialetto, si cerca di dare risposte a domande e dubbi esistenziali come: Dio esiste? Che succede se viene meno la fede?»
Il grande successo della rappresentazione teatrale è anche frutto di un gruppo di attori di tutto rispetto che ormai da anni sono impegnati nel teatro tranese. Sono in programma repliche dal venerdì alla domenica, in scena presso la sede di via Pietro Palagano.
«Questa commedia – ha spiegato il regista, Marco Pilone, nel corso della presentazione della serata - vuole affrontare il tema "Dio ignoto-fede". Tutti abbiamo momenti di crisi e magari ci rivolgiamo a qualcuno che possa guidarci. A mio parere, però, questa non è la strada da percorrere poiché la vera forza viene dalla capacità di riconoscere i propri limiti e le proprie debolezze, dichiarandole apertamente. Cosi, attraverso modi di dire e proverbi tipici del nostro dialetto, si cerca di dare risposte a domande e dubbi esistenziali come: Dio esiste? Che succede se viene meno la fede?»
Il grande successo della rappresentazione teatrale è anche frutto di un gruppo di attori di tutto rispetto che ormai da anni sono impegnati nel teatro tranese. Sono in programma repliche dal venerdì alla domenica, in scena presso la sede di via Pietro Palagano.