È nata Tranensis, i fondatori: "Vogliamo ricreare Trani attraverso la sua storia, la sua cultura, la sua gente"

L'associazione è stata presentata lunedì sera nell'auditorium della chiesa di San Magno

giovedì 5 maggio 2022 18.56
A cura di Stefania De Toma
Cosa accomuna alcuni insegnanti, un ingegnere della comunicazione, un muratore, un carabiniere, un consulente per una multinazionale sparsi per lo Stivale? Essere tranesi, anzi "Tranensis".

I nove giovani - Alfredo Cavalieri, Francesco Squatriti, Luciano Pappalettera, Roberto Mangialardo, Maurizio Di Reda, Riccardo Muciaccia, Carlo Rosito, Alessandro Vitofrancesco e Luigi Di Filippo che lunedì scorso nell'auditorium della chiesa di San Magno hanno presentato ufficialmente alla Città questa nuova associazione - hanno individuato parole come chiavi d'azione, l'una funzionale, anzi, incastonata nell'altra: cultura, tradizione, collaborazione, storia, radici, cittadinanza.

Sentendo gli interventi di ognuno, programmati negli aspetti che insieme hanno in animo di approfondire, ne sono emerse altre, affiorate da un dialogo introdotto dalla giornalista e operatrice culturale Stefania De Toma: responsabilità, quella che questi giovani professionisti sentono fortemente per il futuro di Trani; passione, profonda e piena di energico spirito di iniziativa, ma anche ri-creazione, nel senso autentico di una nuova creazione del modo di essere tranesi e di immaginare la propria Città .

Ricreata, già, rigenerata attraverso l'anima, l'azione, il cuore, l'orgoglio di appartenenza dei propri cittadini , a partire da se stessi ma - come hanno sottolineato a più riprese - con il coinvolgimento di tutti. Nessun limite di età, di grado d'istruzione, di credo politico o religioso, nè tantomeno di genere, benchè la squadra di partenza sia tutta al maschile : un caso, una chat di amici durante la pandemia, la consapevolezza di un amore comune e di energia da sprigionare, le nuove possibilità di azione e condivisione amplificate proprio dal lockdown attraverso il web che riducono gli ostacoli delle sedi lavorative dislocate in giro per l'Italia.

E così è nata un'idea bella, di quelle che sanno di buono, con percorsi all'insegna della condivisione e valorizzazione delle risorse da investire in Trani: la propria storia straordinaria da vivere attraverso letture diffuse, passeggiate, il recupero di riti e tradizioni abbandonate e ancora attraverso i personaggi che l'hanno attraversata nei secoli, la musica da condividere nei luoghi più suggestivi - a partire dalle rive del mare, magari al suono del sole che sorge o tramonta - la gastronomia, l'identità linguistica del dialetto. Tutto da realizzare a partire da incontri periodici di quartiere, per conoscere e conoscersi - con un'attenzione particolare alle risorse giovanili che possano davvero essere esaltate e con cui "fare squadra"- condividere idee, esigenze, quasi un laboratorio itinerante e diffuso con l'obiettivo comune di una Trani più ricca dentro, più degna della propria bellezza, della propria storia, della propria gente, ma anche delle proprie arti e dei propri mestieri.

L'audacia è grande, eccola, un'altra parola chiave: ma possibile attraverso la condivisione con quanti più "tranensis" possibile, in un'azione che col tempo faccia sentire tali tutti i cittadini, con tutrta la potenza che la scelta di un nome antico porta con sè. Nel frattempo le adesioni ( solo 10 E di quota annuale per una tessera per una cassa che sarà gestita all'insegna della massima trasparenza, specificano i fondatori del sodalizio), le idee,, le condivisioni, viaggiano attraverso i contatti Facebook e Instagram ("Tranensis") e l'indirizzo di posta elettronica tranensis@gmail.com.
Tranensis
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