«Necessarie scelte importanti in politica industriale»
La ricetta di Margherita Mastromauro per rilanciare i settori strategici. «Puntare a risolvere la questione sociale»
giovedì 31 gennaio 2013
«Vogliamo una campagna elettorale vera, fatta di presenza attiva nella società dove si forma il consenso con momenti di partecipazione, coinvolgimento e riconoscimento». A dirlo è Margherita Mastromauro, deputata uscente e tra i candidati del Pd alla Camera. «Certamente il momento è difficile – ha aggiunto l'onorevole Mastromauro -, ci troviamo in uno scenario in cui prevale il populismo del centrodestra e dove rischia di avere la meglio la demagogia dei grillini che si limitano a fare campagna elettorale con slogan banali. Il rischio è il trionfo della favola».
«Oggi – ha puntualizzato l'onorevole Mastromauro - dobbiamo puntare a risolvere la questione sociale. Noi del Pd dobbiamo rappresentare una politica che non sia mero esercizio di potere, bensì uno strumento per migliorare le condizioni del nostro Paese e la qualità della vita dei cittadini italiani, partendo, com'è giusto che sia, da chi soffre di più: dai giovani, dai disoccupati, dalle imprese».
«Proprio per quanto riguarda le imprese – prosegue - ci vuole al Governo chi abbia il coraggio di fare scelte importanti in materia di politica industriale. Occorre individuare i settori strategici per programmare un'incisiva azione pubblica di sostegno. Contestualmente sarà fondamentale ridurre la pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro dipendente per dare ai lavoratori, in primis, una busta paga con più potere d'acquisto. E' questo il punto cruciale da cui ripartire per rimettere in moto i consumi e per ridurre, allo stesso tempo, il costo del lavoro stimolando le imprese ad assumere».
«Oggi – ha puntualizzato l'onorevole Mastromauro - dobbiamo puntare a risolvere la questione sociale. Noi del Pd dobbiamo rappresentare una politica che non sia mero esercizio di potere, bensì uno strumento per migliorare le condizioni del nostro Paese e la qualità della vita dei cittadini italiani, partendo, com'è giusto che sia, da chi soffre di più: dai giovani, dai disoccupati, dalle imprese».
«Proprio per quanto riguarda le imprese – prosegue - ci vuole al Governo chi abbia il coraggio di fare scelte importanti in materia di politica industriale. Occorre individuare i settori strategici per programmare un'incisiva azione pubblica di sostegno. Contestualmente sarà fondamentale ridurre la pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro dipendente per dare ai lavoratori, in primis, una busta paga con più potere d'acquisto. E' questo il punto cruciale da cui ripartire per rimettere in moto i consumi e per ridurre, allo stesso tempo, il costo del lavoro stimolando le imprese ad assumere».