Nel PdL siamo ormai allo scontro interno
Paradiso: «Eravamo coesi, ora non so». Gli ultimi attriti sono emersi sul caso del mercato settimanale
martedì 12 aprile 2011
Paolo Paradiso non vuol passare per profeta ma evidentemente ha colto nel segno. Sono trascorsi due mesi dal suo intervento sul futuro del centrodestra tranese e le preoccupazioni esternate dal consigliere comunale del PdL sembrano aver trovato compimento nella cronaca di questi ultimi giorni. Paradiso riparte da quei concetti per analizzare cosa sta accadendo nel partito di maggioranza relativa del governo Tarantini: «Il non aver sciolto ancora dei nodi cruciali come quello della definizione del coordinamento cittadino del PdL - dice Paradiso - è già motivo sufficiente a comprendere che qualcosa non va come dovrebbe. L'aver atteso troppo a lungo l'inizio di un percorso di strutturazione e organizzazione del Pdl tranese sta determinando il concretizzarsi, purtroppo, dei miei timori, quelli che ho definito nel mio ultimo intervento come delle variabili imprevedibili».
Il consigliere Paradiso prende spunto dalle dichiarazioni rilasciate dall'ultimo presidente di Alleanza nazionale, Franco Capone: «Quando si arriva a scomodare il grande Shakespeare per mettere una pezza ad un evidente strappo politico tra un consigliere comunale del PdL e l'amministrazione – commenta Paradiso – ciò significa che la situazione sia più complicata di quanto non si voglia far passare all'esterno. Non condivido il fatto che, a parlare per conto dell'amministrazione, sia stata una persona che non mi risulta rivesta, oggi, ruoli istituzionali o che sia legittimata a parlare a nome dell'amministrazione stessa. Non a caso si è firmata come ex».
Gli ultimi attriti sono emersi sul caso del mercato settimanale. Paradiso dice la sua: «Mi sembra legittimo che il consigliere Ferri si sia fatto carico di evidenziare le criticità a cui si andava incontro con un certo tipo di soluzione, strenuamente difesa da dirigente e sindaco. L'indicare eventuali anomalie progettuali e fornire ipotesi migliorative per l'azione di governo, ritengo sia consono alla naturale funzione istituzionale di un consigliere comunale. Non a caso, anche io per il futuro del mercato settimanale, avrei suggerito altre ipotesi. L'aspetto dell'intera vicenda che non può essere tollerato è il reiterarsi di un male già evidenziato dal consigliere Corrado: in questo momento l'amministrazione ha un notevole difetto di comunicazione, sia esterna che interna. Questo limite, col passare del tempo, porta a situazioni a metà fra l'imbarazzante ed il grottesco. A tal proposito, fermo restando il ricambio generazionale, mi sento di dover dare ragione al consigliere De Simone circa le caratteristiche del prossimo sindaco di Trani».
Sulla tenuta della maggioranza, Paradiso mette tutti in guardia: «Eravamo coesi, ora non so. La mia sensazione, e spero vivamente di sbagliarmi, è che sia iniziata la lotta interna per decidere chi realmente dovrà dettare le regole per il futuro del PdL tranese e, come si può notare, la lotta è senza esclusioni di colpi. Di sicuro, alla luce dello scenario che si è venuto a configurare, il consigliere Ferri non verrà lasciato solo».
Il consigliere Paradiso prende spunto dalle dichiarazioni rilasciate dall'ultimo presidente di Alleanza nazionale, Franco Capone: «Quando si arriva a scomodare il grande Shakespeare per mettere una pezza ad un evidente strappo politico tra un consigliere comunale del PdL e l'amministrazione – commenta Paradiso – ciò significa che la situazione sia più complicata di quanto non si voglia far passare all'esterno. Non condivido il fatto che, a parlare per conto dell'amministrazione, sia stata una persona che non mi risulta rivesta, oggi, ruoli istituzionali o che sia legittimata a parlare a nome dell'amministrazione stessa. Non a caso si è firmata come ex».
Gli ultimi attriti sono emersi sul caso del mercato settimanale. Paradiso dice la sua: «Mi sembra legittimo che il consigliere Ferri si sia fatto carico di evidenziare le criticità a cui si andava incontro con un certo tipo di soluzione, strenuamente difesa da dirigente e sindaco. L'indicare eventuali anomalie progettuali e fornire ipotesi migliorative per l'azione di governo, ritengo sia consono alla naturale funzione istituzionale di un consigliere comunale. Non a caso, anche io per il futuro del mercato settimanale, avrei suggerito altre ipotesi. L'aspetto dell'intera vicenda che non può essere tollerato è il reiterarsi di un male già evidenziato dal consigliere Corrado: in questo momento l'amministrazione ha un notevole difetto di comunicazione, sia esterna che interna. Questo limite, col passare del tempo, porta a situazioni a metà fra l'imbarazzante ed il grottesco. A tal proposito, fermo restando il ricambio generazionale, mi sento di dover dare ragione al consigliere De Simone circa le caratteristiche del prossimo sindaco di Trani».
Sulla tenuta della maggioranza, Paradiso mette tutti in guardia: «Eravamo coesi, ora non so. La mia sensazione, e spero vivamente di sbagliarmi, è che sia iniziata la lotta interna per decidere chi realmente dovrà dettare le regole per il futuro del PdL tranese e, come si può notare, la lotta è senza esclusioni di colpi. Di sicuro, alla luce dello scenario che si è venuto a configurare, il consigliere Ferri non verrà lasciato solo».