Nel porto di Trani è tornato lo yatch di Pasquale Natuzzi
Il maestoso albero domina la Darsena comunale ed è visibile anche a chilometri di distanza
lunedì 9 novembre 2015
13.59
E' ritornato nel porto di Trani "Antonisa", il veliero di Pasquale Natuzzi con il suo imponente albero da 55 metri, visibile anche a una distanza di diversi chilometri. Il proprietario della nota azienda di salotti di Santeramo, storico cliente della Darsena comunale, ha infatti deciso di riportare nel porticciolo tranese la sua imponente barca a vela. Ma come già annunciato, per ospitare il lussuoso yatch il Comune ha dovuto sborsare circa 2700 euro per la riparazione degli ormeggi della testata del pontile B, a fronte di circa 6mila euro che il proprietario della Divani & Divani ha sborsato per ormeggiare nel periodo ottobre-novembre.
Interventi che hanno destato da subito i dubbi del portavoce di Trani#acapo, Antonio Procacci, circa il reale stato di urgenza dei lavori affidati alla stessa società che si era occupata della riparazione del pontile e per il quale lo stesso aveva preannunciato un'interrogazione consiliare non appena avrebbe ricevuto tutte le carte. Per Procacci il proclamare spesso e volentieri lo stato d'urgenza dei lavori è solo una scusa per evitare gare pubbliche.
Sta di fatto che, nonostante i ritardi con cui sono partiti i lavori, Natuzzi ha continuato ancora una volta a preferire il porto di Trani ad altri approdi. E costi e polemiche a parte, il ritorno d'immagine per la città è innegabile.
Interventi che hanno destato da subito i dubbi del portavoce di Trani#acapo, Antonio Procacci, circa il reale stato di urgenza dei lavori affidati alla stessa società che si era occupata della riparazione del pontile e per il quale lo stesso aveva preannunciato un'interrogazione consiliare non appena avrebbe ricevuto tutte le carte. Per Procacci il proclamare spesso e volentieri lo stato d'urgenza dei lavori è solo una scusa per evitare gare pubbliche.
Sta di fatto che, nonostante i ritardi con cui sono partiti i lavori, Natuzzi ha continuato ancora una volta a preferire il porto di Trani ad altri approdi. E costi e polemiche a parte, il ritorno d'immagine per la città è innegabile.