Nella chiesa di San Giovanni domani sera la benedizione degli animali
Dopo la Messa delle 18:30 saranno accolti in parrocchia per la festa di Sant'Antonio Abate
martedì 16 gennaio 2024
19.00
Domani è la festa di Sant'Antonio Abate, considerato il santo protettore degli animali domestici e che spesso viene raffigurato con accanto un maialino che reca al collo una campanella, come nella simpatica immagine realizzata a cura della della parrocchia di San Giovanni in via Beltrani, all'interno della quale domani sera avverrà la speciale benedizione.
Questa festa dell'amore, come quello che in maniera disinteressata dimostrano le creature che accompagnano le nostre vite, avrà luogo subito dopo la messa del 18:30. Secondo la leggenda, durante la notte di Sant'Antonio Abate agli animali è data la facoltà di parlare: e quanto avrebbero da dire, quanto avrebbero da insegnare agli uomini che non sanno altro che litigare, essere in guerra e, come i fatti di cronaca di questi giorni con il massacro di cani e gatti, fare il male ormai tanto per fare.
Si narra che Sant'Antonio fosse un uomo che amava vivere in solitudine consacrando la propria vita alla purificazione e alla comprensione di Dio.
Oggi viene considerato il custode del fuoco perché secondo una leggenda il Santo sarebbe sceso all'Inferno per liberare le anime dei peccatori. Si riteneva inoltre fosse detentore di proprietà taumaturgiche legate all'utilizzo del grasso di maiale per lenire le piaghe procurate dall'Herpes Zooster meglio noto come fuoco di Sant'Antonio.
Questa festa dell'amore, come quello che in maniera disinteressata dimostrano le creature che accompagnano le nostre vite, avrà luogo subito dopo la messa del 18:30. Secondo la leggenda, durante la notte di Sant'Antonio Abate agli animali è data la facoltà di parlare: e quanto avrebbero da dire, quanto avrebbero da insegnare agli uomini che non sanno altro che litigare, essere in guerra e, come i fatti di cronaca di questi giorni con il massacro di cani e gatti, fare il male ormai tanto per fare.
Si narra che Sant'Antonio fosse un uomo che amava vivere in solitudine consacrando la propria vita alla purificazione e alla comprensione di Dio.
Oggi viene considerato il custode del fuoco perché secondo una leggenda il Santo sarebbe sceso all'Inferno per liberare le anime dei peccatori. Si riteneva inoltre fosse detentore di proprietà taumaturgiche legate all'utilizzo del grasso di maiale per lenire le piaghe procurate dall'Herpes Zooster meglio noto come fuoco di Sant'Antonio.