Niente dimissioni, il centrodestra ha deciso di continuare
Questo l'esito della riunione di maggioranza, si attende il 19 gennaio
giovedì 8 gennaio 2015
11.27
Il dado è tratto: non si dimette più nessuno. Il centrodestra ha, dunque, deciso di andare avanti e di non rassegnare dimissioni di gruppo per "far cadere" l'attuale amministrazione e andare al voto alla prima tornata utile. Si attenderà almeno fino al 19 gennaio, data in cui potrebbero essere convalidate le dimissioni del sindaco Riserbato e potrebbe esserci l'eventuale scioglimento del Consiglio comunale, in caso contrario si andrà avanti.
La decisione definitiva è arrivata ieri sera, a seguito di una riunione di maggioranza finita qualche minuto prima delle 23, nella quale appunto il centrodestra ha deciso di andare avanti. Non si conoscono e non si conosceranno le motivazioni di questa scelta, si è deciso anche di continuare con la linea del silenzio. Ipotizzabile che tale scelta sia finalizzata all'evitare strumentalizzazioni politiche, forse per non dare credito alla proposta avanzata da Ferrante, Laurora e Cognetti. In questo modo, infatti, si rende vano l'atto depositato dai tre consiglieri nella giornata di mercoledì 7 gennaio dal notaio e non ancora protocollato in Comune con la speranza che arrivassero altre 14 firme (contestuali) per metter fine a questa situazione di "limbo" amministrativo che sta caratterizzando Trani dal 20 dicembre, data in cui è scattata l'operazione della Procura della Repubblica per debellare il presunto "Sistema Trani".
Si è comunque trattato di una riunione molto accesa, questo trapela da fonti interne alla maggioranza, con i 15 consiglieri rimanenti spaccati fino al momento della votazione in cui si è deciso come proseguire. 7 di loro favorevoli alle dimissioni, gli altri 8 decisi ad andare avanti, ma siccome in democrazia comandano i numeri ha avuto la meglio la "linea della continuità". Solo che, diversamente dal centrosinistra, il centrodestra ha deciso unito come al solito di continuare il percorso, in attesa di sapere cosa accadrà al sindaco.
Neanche la ritrovata pace del centrosinistra ha fatto cambiare idea all'attuale maggioranza. Il Pd, spaccato fino a 48 ore fa, ieri ha fatto chiarezza all'interno della proprie fila, riunito dalla mano magica del coordinatore regionale Michele Emiliano che, a Bari, ha seduto intorno ad un tavolo tutti i protagonisti degli screzi dei giorni scorsi e li ha fatti tornare tutti d'amore e d'accordo a Trani.
La decisione definitiva è arrivata ieri sera, a seguito di una riunione di maggioranza finita qualche minuto prima delle 23, nella quale appunto il centrodestra ha deciso di andare avanti. Non si conoscono e non si conosceranno le motivazioni di questa scelta, si è deciso anche di continuare con la linea del silenzio. Ipotizzabile che tale scelta sia finalizzata all'evitare strumentalizzazioni politiche, forse per non dare credito alla proposta avanzata da Ferrante, Laurora e Cognetti. In questo modo, infatti, si rende vano l'atto depositato dai tre consiglieri nella giornata di mercoledì 7 gennaio dal notaio e non ancora protocollato in Comune con la speranza che arrivassero altre 14 firme (contestuali) per metter fine a questa situazione di "limbo" amministrativo che sta caratterizzando Trani dal 20 dicembre, data in cui è scattata l'operazione della Procura della Repubblica per debellare il presunto "Sistema Trani".
Si è comunque trattato di una riunione molto accesa, questo trapela da fonti interne alla maggioranza, con i 15 consiglieri rimanenti spaccati fino al momento della votazione in cui si è deciso come proseguire. 7 di loro favorevoli alle dimissioni, gli altri 8 decisi ad andare avanti, ma siccome in democrazia comandano i numeri ha avuto la meglio la "linea della continuità". Solo che, diversamente dal centrosinistra, il centrodestra ha deciso unito come al solito di continuare il percorso, in attesa di sapere cosa accadrà al sindaco.
Neanche la ritrovata pace del centrosinistra ha fatto cambiare idea all'attuale maggioranza. Il Pd, spaccato fino a 48 ore fa, ieri ha fatto chiarezza all'interno della proprie fila, riunito dalla mano magica del coordinatore regionale Michele Emiliano che, a Bari, ha seduto intorno ad un tavolo tutti i protagonisti degli screzi dei giorni scorsi e li ha fatti tornare tutti d'amore e d'accordo a Trani.