«No al teatro, a Trani ci sono altre emergenze»

I Verdi chiedono all’amministrazione comunale di rivedere la decisione

sabato 3 gennaio 2009
Cinque milioni per realizzare l'agognato teatro comunale oppure per rifare la rete viaria cittadina? Per un teatro oppure per un asilo comunale o ancora per uffici giudiziari di proprietà, in modo da evitare il pagamento di cospicui canoni di locazione a privati? O ancora per il recupero della costa Sud di Trani? La proposta di impiegare il versamento una tantum di cinque milioni di euro, che il Comune chiederà al prossimo aggiudicatario del servizio di diffusione del gas metano a Trani allo scopo di costruire un teatro, crea perplessità nel movimento dei Verdi. Per questo hanno presentato un'interrogazione al Comune in cui si chiede che sia il Consiglio comunale a prendere una decisione definitiva in merito e non la giunta che, il 30 dicembre scorso, ha stabilito appunto che il futuro aggiudicatario del servizio di diffusione del gas metano, attualmente svolto dall'Italcogim spa, versi un contributo di cinque milioni di euro per realizzare il teatro (con tutta probabilità nel palazzo oggi sede dell'Amet spa).
«Riteniamo - spiega il capogruppo dei Verdi, Michele di Gregorio - che tale scelta, per la sua importanza e rilevanza economica debba avere il conforto di una condivisione più ampia rispetto a quella dell'organo amministrativo collegiale. Infatti la scelta di utilizzare una parte ingente di risorse pubbliche per la costruzione del teatro dovrebbe nascere dal confronto con tutta la città nelle sue varie espressioni organizzate e non. In un momento di difficile congiuntura economica, quando molti cittadini hanno seri problemi di sopravvivenza e in una città in cui ci sono altre esigenze probabilmente prioritarie rispetto alla realizzazione del teatro, sarebbe il caso che l'amministrazione operasse ben altre scelte.

Del resto le emergenze a Trani non mancano: il rifacimento serio di tutta la rete viaria cittadina, che continua a essere causa di infortuni per i cittadini e di onerosi risarcimenti danni per il Comune (si ricordi che in una delle ultime determine dirigenziali, è stata deliberata la costituzione del Comune in 24 giudizi di risarcimento); la necessità di dotare finalmente la città di un asilo comunale o di nuovi uffici giudiziari; il completamento di un tratto a Sud della costa rimasto scoperto da finanziamenti pubblici destinati al suo recupero. Certo avere anche il teatro comunale - aggiunge l'altro esponente consiliare dei Verdi, Franco Lauorora - sarebbe molto bello. Ma perché non pensare a un vero e proprio contenitore polifunzionale che potrebbe ospitare spettacoli ed eventi di vario genere (utilizzabile per più tempo nel corso dell'anno) e capace di rispondere alle esigenze del territorio di tutta la nuova provincia?.

Le esigenze - conclude di Gregorio - evidentemente sono molteplici e un'amministrazione ha il compito di scegliere una soluzione piuttosto che un'altra. Tuttavia riteniamo che nel caso specifico, considerato l'atto di indirizzo assunto dalla giunta e la provenienza certa dei soldi, la scelta debba essere assunta nella massima condivisione. Per questo riteniamo che la discussione debba essere portata innanzitutto all'interno del Consiglio comunale. Chiediamo, pertanto, che tutte le altre forze politiche (di maggioranza e di minoranza) condividano con noi una proposta di delibera di Consiglio comunale finalizzata a confermare, revocare o modificare la delibera di giunta in questione».